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Cronaca

Caos alla Regione, Mastursi nel mirino: raffica di controlli e perquisizioni

Intanto il centrodestra e il Movimento Cinque Stelle chiedono un intervento diretto del governatore De Luca, che finora ha preferito restare in silenzio sulla vicenda che coinvolge il suo braccio destro

Le dimissioni di Nello Mastursi da capo della segreteria politica del governatore Vincenzo De Luca, giunte nella giornata di ieri come un fulmine a ciel sereno, scaturirebbero dall’avvio di un’inchiesta giudiziaria , da parte della Procura della Repubblica di Roma, che coinvolgerebbe, tra gli altri, anche il fedelissimo dell’ex sindaco di Salerno. Non è ancora chiaro il filone di indagine, ma è molto probabile che riguardi il ruolo politico ricoperto da Mastursi. Da quanto si apprende gli agenti della Squadra Mobile di Napoli, su delega della Procura romana, avrebbero sequestrato  sia il telefonino che il computer e perquisito la casa e l'ufficio del dirigente del Pd.  Al vaglio degli inquirenti vi sarebbero (il condizionale è d’obbligo) numerose intercettazioni telefoniche tra il deluchiano ed altre persone che sarebbero coinvolti nella medesima inchiesta. Inevitabile la bufera politica sull’amministrazione regionale di centrosinistra.

Tra i primi ad intervenire il coordinatore regionale di Forza Italia Domenico De Siano: “Le dimissioni del Capo della Segreteria del presidente De Luca, sorprendentemente avvolte nel mistero più profondo, non sono una questione di lana caprina. Il presidente De Luca deve chiarire immediatamente le ragioni vere per le quali sono state rassegnate delle dimissioni che, come leggiamo sulla stampa, sono evidentemente collegate o comunque concomitanti ad una inchiesta. Non osiamo neppure immaginare che cosa non si sarebbe scatenato se una vicenda del genere fosse capitata a noi. Saremmo stati certamente crocifissi in pubblica piazza. Torniamo ovviamente a sottolineare che siamo assolutamente garantisti ma la questione, per quanto ci riguarda, è politica ed è seria. E De Luca deve darne conto". Sulla stessa lunghezza d’onda il consigliere regionale di Fratelli d’Italia-An Luciano Passariello: “De Luca chiarisca e lo faccia in fretta. Ancora nulla è trapelato su quanto sta accadendo e il comunicato di De Luca è ridicolo. Anche perché dire che due incarichi erano troppo nasconde un'amara verità. Ed è ancora più grave, a parte il fatto che si sia dimesso, che a indagare sia la Procura di Roma, ben lontana dalla Campania, quindi oltre i confini di questa regione. Ci sono collegamenti tra Roma e Napoli e dato che a Roma tira una brutta aria in questo periodo, la cosa è grave. Ricordo che prima delle elezioni per aver venduto una barca sono finito su tutti i giornali e marchiato come impresentabile”.

Toni altrettanto duri dal consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle Valeria Ciarambino: “«Le motivazioni ufficiali sono una pezza a colori. Hanno parlato di carichi di lavoro e quello che sappiamo lo abbiamo appreso dalla stampa. Trapelano invece notizie di inchieste e perquisizioni. A distanza di 24 ore ciò che colpisce, e poco sorprende, è il mistero che avvolge le dimissioni di Mastursi e il silenzio inquietante di De Luca sul suo braccio destro.  Il ruolo rilevante ricoperto da Mastursi, che aveva in mano l'intera macchina amministrativa regionale, si è occupato delle liste per la scorsa campagna elettorale, dovrebbe indurre De Luca a parlare e spiegare per il rispetto della trasparenza e correttezza nei confronti dei cittadini e cittadine campane. De Luca deve fare subito chiarezza, lo deve alla Campania per senso istituzionale, per rispetto e tutela dell'istituzione che rappresenta deve spiegare urgentemente ciò che sta accadendo in Regione Campania. Come Movimento Cinque Stelle aspettiamo che emergano maggiori elementi ma la questione venutasi a creare è molto seria e grave e merita un immediato chiarimento”.

Ma le critiche giungono anche da Sinistra Italiana: “Il presidente De Luca spieghi cosa sta accadendo in Regione Campania. È una questione di trasparenza e di correttezza nei confronti dei cittadini e delle cittadine campani” afferma il capogruppo alla Camera dei Deputati Arturo Scotto che aggiunge: “Quanto accaduto ieri - conclude l'esponente di Sinistra Italiana - è un fatto molto serio e da non sottovalutare, visto che è aperta un'indagine della magistratura” 
 

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