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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Cava de' Tirreni

Fedeli in fermento a Cava: al Santuario, la Reliquia di Sant’Agata da Catania

Approdata il 19 maggio presso il Santuario di San Francesco e Sant’Antonio, la Reliquia sarà visitabile fino al 21 maggio

Fedeli in fermento a Cava dei Tirreni, per l'arrivo della Reliquia di Sant’Agata da Catania che, approdata il 19 maggio presso il Santuario di San Francesco e Sant’Antonio, sarà visitabile fino al 21 maggio. Della Patrona di Catania, vergine e martire, si invaghì il proconsole Quinziano, ma lei non si concesse: lui la fece torturare fino a farle strapparle i seni con grosse tenaglie. Nell’anno a cavallo fra il 250 e il 251 il proconsole Quinziano era giunto a Catania, probabilmente anche per far rispettare l’editto imperiale. Affascinato da Agata che seppe essere una consacrata, le ordinò di adorare gli dei pagani. Al suo no, il proconsole la affidò per un mese alla cortigiana Afrodisia con lo scopo di corromperla. Fallito ogni tentativo, Quinziano avviò un processo contro Agata.

Reliquie di Santa Agata a Cava/foto di Antonio Capuano

Condotta in carcere fu sottoposta a varie torture. Quinziano la fece porre nuda su cocci di vasi: improvvisamente vi fu un terremoto e crollò il luogo dove stava avvenendo il supplizio, seppellendo i carnefici. Infine venne sottoposta al supplizio dei carboni ardenti. A questo punto, secondo la tradizione, mentre il fuoco bruciava le sue carni, non venne avvolto dalle fiamme il velo che lei portava: per questa ragione “il velo di sant’Agata” diventò da subito una delle Reliquie più preziose. Nel primo anniversario della morte di Agata, una violenta eruzione dell’Etna minacciò di seppellire Catania: si narra che i cittadini usarono il suo velo come scudo contro la lava ardente e che il fiume di fuoco si arrestò. Per visitare le Reliquie della Santa a Cava, c'è tempo fino a domani.
 

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