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Cronaca

Ultima cena in versione gay, nessun dietrofront: replica di Arcigay e del Caffè Verdi

Se, secondo molti, il tentativo di pubblicizzare l'evento anche a costo di "urtare la sensibilità e vilipendere il credo cristiano" è stato decisamente fallimentare e di cattivo gusto, il comitato Arcigay rincara la dose, rivendicando "libertà civili"

Non una nota di scuse e nessun dietrofront, dopo l'ira espressa da politici e cittadini salernitani a seguito della ultima cena in versione "gay" promossa al Caffè Verdi di parco Arbostella, nel giorno del Giovedì Santo. Mentre monta la polemica e giungono nuove critiche sull'iniziativa, ultima la richiesta del consigliere comunale Lucia Mazzotti per l'annullamento dell'evento, il comitato territoriale Arcigay Salerno “Marcella di Folco” offre tutta la solidarietà al gruppo Divercity e al Caffè Verdi, "per i violenti attacchi subiti da parte del Popolo della famiglia e dei suoi rappresentanti  salernitani che in queste ore hanno ripetutamente inveito contro il locale e il gruppo con attacchi offensivi e denigratori sui social network".

"Il comitato territoriale Arcigay Salerno intende ribadire la libertà di espressione di tutti e la libertà dei ragazzi e delle ragazze omossessuali e transessuali salernitane a vivere il divertimento e l’affettività in totale sicurezza e serenità. - si legge in una nota -  Fermo restando che la comunicazione in oggetto ci è sembrata più provocatoria che blasfema e fermo restando anche il rispetto per la sensibilità e il gusto estetico di ciascuno, eventuali contrarietà non possono trasformarsi in minacce di manifestazioni evidentemente votate allo scontro come il sit-in che è stato paventato dal Popolo della famiglia in occasione della stessa serata. Chiediamo quindi da un lato il rispetto della libera espressione e dall’altro la tutela e la sicurezza dei momenti aggregativi della comunità LGBT del territorio". Insomma, se, secondo molti, il tentativo di pubblicizzare l'evento anche a costo di "urtare la sensibilità e vilipendere il credo cristiano" è stato decisamente fallimentare e di cattivo gusto, il comitato territoriale Arcigay rincara la dose, rivendicando " le libertà civili di questo territorio" ed invitando tutti ad "essere presente alla serata per ribadire ancora una volta la nostra presenza e i nostri diritti manifestando contro chi vorrebbe ridurci al silenzio e al Medioevo".

Infine, a chiarire la sua posizione, è stato lo stesso Caffè Verdi che, tramite Facebook, ha diffuso una nota stampa firmata dalla attività commerciale. Di seguito, il comunicato integrale:

Con il seguente comunicato stampa vogliamo chiarire, in merito alle vicende mediatiche balzate agli onori della cronaca che ci citano, che la nostra attività e' estranea alla comunicazione utilizzata per l'aperitivo del gruppo diverCity di giovedì prossimo. Chi organizza eventi presso la nostra struttura, gode della totale libertà di espressione. Tuttavia il gruppo in oggetto collabora con noi in maniera costante e continuativa da due anni senza arrecare mai nessun problema e nessun danno di alcun tipo. Non possiamo nemmeno tacere difronte ai molteplici attacchi mediatici e su carta stampata giunti anche alla nostra attività nelle scorse ore. Ricordiamo che "Caffè Verdi" da anni e' luogo di aggregazione, di ritrovo, di divertimento per l'intera movida salernitana e non solo. Come ogni attività commerciale rispettiamo la laicità e la libertà di espressione di tutti e di tutte! Le nostre porte sono sempre aperte a tutti, senza distinzione di razza, sesso o religione. Siamo per la Politica dell'accoglienza a 360^ e senza riserva alcuna, la stessa accoglienza che da anni riserviamo a tutti i nostri clienti e che è il punto di forza della nostra attività. Ci riserviamo, di adire le vie legali per quanti hanno diffamato l'onorabilità e il rispetto di questa azienda e delle persone che la rappresentano e che lavorano per noi.


 

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