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Cronaca

"Diamoci un taglio": anche in città la petizione contro le spese militari

E' partita stamattina, presso l'aula del gruppo consiliare Sel, a palazzo di Città, la petizione nazionale contro le spese militari, promossa appunto da Sel e da Fabbriche di Nichi. E' possibile firmare sino al prossimo febbraio

Approda anche in citta "Diamoci un taglio alle spese militari",  la petizione nazionale lanciata da Sinistra Ecologia Libertà e Fabbriche di Nichi. Da ieri mattina, infatti, ogni lunedì e venerdì, fino al mese di febbraio, dalle ore 9 alle 12, sarà possibile aderire alla raccolta firme per la riduzione della spesa militare nel nostro Paese. Ad esporre gli obiettivi della petizione, il consigliere comunale Sel, Emiliano Torre: "L’Italia spende oltre 25 miliardi di euro per la difesa militare, pari a circa l’1,4 per cento del proprio prodotto interno lordo. Percentuale ben più rilevante dello 0,9 per cento dichiarato ufficialmente dal Governo,che divide la spesa su Ministeri diversi, occultando l’ammontare reale del bilancio militare - ha spiegato il consigliere - oggi più che mai è necessario investire nella scuola, nella sanità, nella cultura, nell’edilizia pubblica e popolare per ridurre e invertire la tendenza al progressivo depauperamento dei lavoratori e dei pensionati: abbiamo avviato la raccolta firme anche in città per sensibilizzare i salernitani su questa delicata tematica, chiedendo loro di sostenerci nella nostra battaglia".

Tra gli obiettivi,  dunque, il ritiro completo delle truppe italiane dall’Afghanistan entro il 2012, il ritiro immediato dell’Italia dal programma per il caccia statunitense JSF e  la riduzione o cancellazione di programmi di armamento come le fregate Fremm, i missili Meads, le nuove unità di assalto anfibio. "E' necessario che  il Parlamento e il Governo adottino urgentemente provvedimenti per ridurre la spesa militare del nostro Paese di 1,5 miliardi di euro nel 2012 e di 2,5 miliardi negli anni successivi, con l’obiettivo nel medio termine di una riduzione tale da riportare la nostra spesa effettiva sotto lo 0,9 per cento del Pil contro l’1,4 per cento effettivo di oggi con un diminuzione in termini assoluti di circa 4,5 miliardi di euro l’anno", ha concluso Torre che invita i cittadini a firmare la petizione.

 

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