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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Rifiuti, a rischio 42 lavoratori del Corisa 2: la Cgil chiama alla Regione

Oggi oggi, presso la sede di EcoAmbienteSalerno SpA, si è volto il passaggio di cantiere di 12 lavoratori nel rispetto di quanto previsto dalla legge regionale numero14/2016

Si è chiuso oggi, presso la sede di EcoAmbienteSalerno SpA, il passaggio di cantiere di 12 lavoratori del Consorzio Bacino SA2 nel rispetto di quanto previsto dalla legge regionale numero14/2016. “Quello compiuto dalla società e dalle organizzazioni sindacali territoriali, con la Cgil Fp che già aveva richiesto il tavolo, è un atto importante e vitale ai fini della realizzazione del percorso verso l’attuazione definitiva della legge succiatata per il riordino del Ciclo Integrato dei Rifiuti in provincia di Salerno”.

I dettagli

Ai lavoratori interessati è stato garantito il passaggio a tempo indeterminato e tutti i diritti contrattuali maturati con il Consorzio Sa2, con l’applicazione del regime sanzionatorio che evita l’applicazione delle normative sanzionatorie previste dal Jobs Act. “Naturalmente - precisa la Cgil Fp - resta grave la situazione degli altri 42 lavoratori ancora in capo al Consorzio Sa2, che dal prossimo 2 maggio, se non “cantierizzati” presso i Comuni della Provincia di Salerno, rischiano di restare senza lavoro ed entrare in regime di “disponibilità”. Il Consorzio, infatti, in quella data cesserà la propria attività. “Va rilevato – prosegue la Camera di Lavoro -  che l’integrale ricollocazione dei predetti lavoratori passa indispensabilmente attraverso il puntuale rispetto del “Piano di ripartizione” dei lavoratori cd. “intercantieri/indiretti”, elaborato dall’Ente Consortile in base alla quota di partecipazione percentuale di ciascun Comune al medesimo Consorzio di Bacino Sa2”.

Sono 17 i Comuni non serviti dai servizi del Consorzio che sono del tutto assenti dalla discussione sulla ripartizione, mentre nei 23 comuni serviti dall’Ente solo in alcuni casi si è proceduto all’assorbimento della quota di intercantieri assegnata dal “Piano di ripartizione”. Mancano all’appello Comuni importanti come Eboli, Capaccio, Battipaglia, Pontecagnano, Amalfi, Ravello, Campagna, Cetara etc. “In alcuni casi – denuncia ancora la Cgil Fp -  nell’inosservanza totale della Legge n. 26/2010 e della Legge Regionale n.14/2016, delle Amministrazioni Comunali hanno addirittura manifestato la volontà di non assumere nemmeno i lavoratori cantierizzati”.

Per questo il segretario generale della Cgil Fp di Salerno, Antonio Capezzuto, chiede un “intervento immediato e definitivo” della Regione Campania, con il vice presidente della Giunta Regionale,  Fulvio Bonavitacola, affinché svolga “un’opera di moral suasion nei confronti dei Comuni consorziati. Urge un tavolo di confronto in Prefettura dove con la presenza della Regione, delle organizzazioni sindacali territoriali, dell’Ente d’Ambito e del Consorzio Sa2, i Comuni prendano atto di quanto previsto dalla norma e procedano all’assorbimento delle maestranze. Confidiamo nella responsabilità e lungimiranza della Regione Campania affinché faccia rispettare quanto previsto dalla propria Legge Regionale numero 14/2016, ponendo in essere tutti gli atti amministrativi di indirizzo necessari all’integrale rispetto del Piano di ripartizione, così da garantire la continuità occupazionale dei 42 lavoratori interessati e per mandare finalmente a regime il sistema degli ambiti territoriali ottimali per la gestione del ciclo integrato dei rifiuti in Regione Campania e nella Provincia di Salerno”.

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