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Cronaca

"Rimborsopoli", i consiglieri regionali: "Fino al gennaio 2013 non eravamo tenuti a rendicontare"

A rischiare il processo per importi che, in tre anni, spaziano dai 37.484 euro di Dario Barbirotti (eletto in Italia dei Valori) agli 11.300 dei Democratici Anna Petrone, Antonio e Gianfranco Valiante

Niente ricevute per provare che gli euro fossero stati spesi per esigenze politiche. I rimborsi erano completamente forfettari: fino a gennaio 2013, prima dell'entrata in vigore del nuovo regolamento regionale, nessuno controllava fino in fondo. Tranne la magistratura.

Come rivela il quotidiano La Città, a spiegare il meccanismo del Rimborsopoli a Palazzo Santa Lucia sono stati proprio i consiglieri regionali salernitani. Fino al gennaio 2013 non eravamo tenuti a rendicontare, hanno detto gli indagati. A rischiare il processo per importi che, in tre anni, spaziano dai 37.484 euro di Dario Barbirotti (eletto in Italia dei Valori) agli 11.300 dei Democratici Anna Petrone, Antonio e Gianfranco Valiante. Passando per i 29mila di Luigi Cobellis (Udc), i 27.991 di Eva Longo (Pdl) i 20.150 di Giovanni Fortunato, i 19.801 di Monica Paolino i 15.447 di Giovanni Baldi (anche loro Pdl) e gli 11.800 di Donato Pica del Pd.

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