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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Fisciano

Università e ricerca, obiettivi e riflessioni del neo-eletto Paolo Diana

E' stato rinnovato il Senato Accademico e il Consiglio di Amministrazione dell'Università degli Studi di Salerno. Il primo ricercatore eletto è il dottor Paolo Diana

Rinnovo del Senato Accademico e del Consiglio di Amministrazione dell’Unisa (elenco eletti in allegato ndr): alle operazioni di voto hanno partecipato il personale docente, nelle sue diverse articolazioni e il personale del comparto tecnico-amministrativo. Primo ricercatore eletto, in particolare, il dottor Paolo Diana che ha alle spalle un'attività scientifica, coerentemente con il percorso pregresso di studio e ricerca e in linea con un’impostazione epistemologica aperta all’integrazione dei differenti approcci (quantitativi e qualitativi) alla ricerca sociale, incentrata sull’esplorazione delle possibili applicazioni della metodologia in diversi ambiti delle scienze sociali (immigrazione, rilevazione di opinioni e atteggiamenti socializzazione alla legalità degli adolescen-ti, sviluppo locale, e-learning e ICT, conoscenza digitale e complessità).

La sua produzione scientifica ha attraversato diversi ambiti del sapere, pur mantenendo sempre saldo il legame con la sua formazione di metodologo. Relativamente all’attività didattica, ha sempre insegnato discipline in ambito metodologico per le scienze sociali, economiche e politiche. In particolare nell'anno 2015-16 insegno Metodologia delle Scienze sociali e Metodologia e Tecnica della Ricerca Sociale presso il corso di Laurea in Sociologia del DSPSC. "I dati sui finanziamenti in ricerca e sviluppo in percentuale sul Pil collocano l’Italia agli ultimi posti tra i paesi Oecd. Il Sistema Universitario Italiano è da anni sottofinanziato. Inoltre, l’implementazione e l’attuazione dei regolamenti previsti dalla riforma Gelmini sta tra-sformando in maniera significativa il lavoro nelle nostre Università- ha osservato Diana- E’ fondamentale, dunque, che i membri del nuovo Senato siano capaci di governare i continui e repentini cambiamenti. Per questo motivo, ritengo che il progetto culturale della rappresentanza dei ricercatori debba essere di ampio respiro e di lungo termine favorendo all’interno del Senato un confronto sul finanziamento della ricerca e progressione delle carriere, sul potenziamento delle strutture (laboratori, centri inter-dipartimentali, ecc.), sullo sviluppo e attuazione della terza missione, sul consolidamento della internazionalizzazione della ricerca e sulla riorganizzazione dell’offerta didattica". Infine, i criteri ai quali Diana intende ispirare la sua rappresentanza sono quelli della massima inclusività attraverso un dialogo aperto con tutti e della ‘predicazione universale’, "vale a dire sostenere in forma dialettica le nostre idee nei luoghi deputati; pertanto attuerò modalità di consultazione costante dei ricercatori sui principali temi che di volta in volta si proporranno", ha concluso il neo-eletto.
 

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