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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Maiori

Strutture balneari senza permessi: rinvio a giudizio per 16 titolari di Maiori

Al termine di una complessa indagine disposta dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Salerno, iniziata nel 2011, sono stati rinviati a giudizio 16 titolari degli stabilimenti balneari del Comune di Maiori

Al termine di una complessa indagine disposta dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Salerno, iniziata nel 2011, sono stati rinviati a giudizio 16 titolari degli stabilimenti balneari del Comune di Maiori: la prima udienza si terrà nel mese di novembre. Parliamo dei lidi siti all’interno delle aree dichiarate di protezione speciale ed interesse comunitario, nel tratto compreso tra il torrente Bonea ed il Comune di Maiori, incluso nel Parco dei Monti Lattari.

Il contrasto della criminalità ambientale fortemente voluta dal Comando Generale della Guardia Costiera, è stato diretto dal Comandante della Capitaneria di Porto di Salerno, Gaetano Angora: viene contestata la realizzazione di opere stagionali, in assenza dei necessari atti di assenso e, in particolare, il permesso di costruire, nonchè l'occupazione demaniale marittima di complessivi 16.600 16.600 circa (pari a circa 4 campi da calcio), dove effettuavano il montaggio delle strutture balneari, senza autorizzazione, nonostante l’obbligo di acquisizione di tutti gli atti di assenso necessari, prima di effettuare il montaggio delle strutture.

Dopo e i controlli effettuati nell’anno 2010/2011 tutti i titolari degli stabilimenti balneari hanno provveduto a regolarizzare la propria posizione, mediante il rilascio di regolari permessi di costruire e l'acquisizione della valutazione di incidenza, finalizzata alla salvaguardia dell’integrità dei siti di interesse comunitario attraverso l’esame delle interferenze di piani e progetti in grado di condizionare l’equilibrio ambientale. La Capitaneria di Porto di Salerno continuerà come di consueto la propria attività di controllo di tutte le strutture turistiche ricreative site lungo la costiera Amalfitana, per garantire la tutela dell’ambiente e del paesaggio.

 

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