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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Crescent: nuova udienza fissata il 17 febbraio

I reati contestati vanno dal falso ideologico all'abuso d'ufficio alla lottizzazione abusiva e a reati di natura ambientale

E’ ripreso questa mattina il processo in cui è imputato il sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca, e altre 21 persone, per le presunte irregolarità nella realizzazione del mega complesso urbanistico del Crescent. I reati contestati vanno dal falso ideologico all'abuso d'ufficio alla lottizzazione abusiva e a reati di natura ambientale.

Nel processo hanno chiesto di costituirsi in parte civile il Ministero dell'Ambiente, quello dei Beni Culturali e anche il Comune di Salerno. Dopo più di quattro ore, l'udienza si è conclusa ed è stata fissata la nuova data per il 17 febbraio alle 16:00. Il Tribunale si è riservato di decidere sulla costituzione delle parti civili. A rendere noto lo slittamento, il presidente del secondo collegio della seconda sezione penale del tribunale di Salerno, Vincenzo Siani. I due dicasteri, insieme al Comune, nella udienza del 3 febbraio scorso avevano presentato la richiesta di costituzione parte civile. Nel corso dell'udienza, i pm Rocco Alfano e Gugliemo Valente hanno giudicato legittime le procedure di costituzione di parte civile. E' stata esclusa, invece, la costituzione di parte civile per la societa' Sist (Sviluppo Immobiliare Santa Teresa srl) che ha demolito l'hotel Jolly e ottenuto i diritti edificatori per costruire al posto dell'albergo una parte dell'emiciclo di Bofill, rappresentata dall'avvocato Carmine Guadagno definita dall'accusa "inammissibile" in quanto "non si tratta di un soggetto danneggiato dai reati in contestazione. La Sist - secondo i pm - non ha ricevuto alcun danno".

Nel corso dell'udienza si è parlato anche del Comitato No Crescent e della sua possibilità di essere ammesso al processo come parte civile. Secondo l'avvocato Brancaccio, difensore di Vincenzo De Luca insieme all'avvocato Paolo Carbone: "E' inammissibile la sua costituzione dal momento che non ha i titoli per poter avanzare questa richiesta. Si tratta inoltre di un comitato composto da undici persone e non ha riconoscimento giuridico che lo abiliti a stare in giudizio e quindi senza la facoltà di costituirsi parte civile. Si valuti - ha rimarcato l'avvocato Brancaccio - anche la costituzione di Italia Nostra. Il suo ambito partecipativo in che cosa si e' sostanziato? Il Consiglio di Stato ha circoscritto la sua legittimazione solo per fini paesaggistici e non ambientali e urbanistici". Nella discussione lo stesso legale Brancaccio ha, infine, precisato che l'intervento edilizio era una riqualificazione in una delle zone più degradate di Italia e che non c'e' stanno danno ambientale.

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