Un chilo di coca alla stazione di Salerno: ecco la "trappola" attuata dal Gico della Finanza

Di chi era la cocaina sequestrata alla stazione di Salerno tre giorni fa? A chi era diretta? Le indagini del Gico della Guardia di Finanza proseguono per rispondere a queste domande, dopo l'arresto che ha portato in carcere tre persone persone, un uomo di Sant'Egidio del Monte Albino che era partito dall'Agro in compagnia di una donna cubana, e una terza persona, una spagnola, pronta alla vendita del quantitativo di stupefacente custodito in un pacco. Ma quando i tre sono stati interrogati, hanno negato il loro coinvolgimento in quella maxi cessione di droga: "Non c'entro con questa storia, mi hanno chiesto di fare un favore perchè serviva una persona che parlasse spagnolo", ha detto la donna cubana al gip. Era lei in compagnia con l'uomo di Sant'Egidio. Anch'egli ha respinto le accuse, giustificando il motivo del suo arrivo a Salerno per consumare "un incontro sessuale con la donna che era in mia compagnia. "Non ne so nulla, ero a Salerno per stare con quella ragazza, poi d'un tratto mi ha chiesto di passare alla stazione per un servizio. Dovevamo andare in albergo". 

Le indagini del Gico hanno invece fatto emergere tutt'altro: non solo l'arresto in flagranza per i tre, ma anche l'aver intercettato la donna con in mano materialmente il pacco di cocaina all'aeroporto di Fiumicino. La straniera, nata in Honduras e proveniente dall'Ecuador, era stata fermata mentre si dirigeva a Salerno, con il chilo di cocaina. Li è scattata la trappola del Gico, messa in atto per arrivare poi a quelle che sarebbero state le altre due persone. Anche il "corriere" tuttavia, ha negato ogni suo coinvolgimento: "Non c'entro nulla, dovevo solo consegnare un pacco ad un uomo alla stazione di Salerno, uno di Sant'Egidio del Monte Albino". I tre restano in carcere con l'accusa di spaccio internazionale, mentre le indagini continuano.