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Cronaca

Salerno, "Luci d'artista, sfruttamento in vista": gli studenti in protesta

Alla base di un'iniziativa resa nota su una delle pagine Fb dedicate all'evento, oltre che di un'assemblea pubblica che terranno a Santa Teresa, l'aver lavorato sotto forma di tirocinio in forma completamente gratuita. Lo slogan: "No allo sfruttamento"

"Luci d'Artista: sfruttamento in vista". Non le mandano a dire i ragazzi dell'Unione degli Studenti di Salerno, che lamentano di aver lavorato gratuitamente - sotto forma di tirocinio - per l'evento oramai conosciuto in tutto il mondo. Di propria iniziativa, fanno sapere di aver manifestato la loro protesta su una delle pagine Facebook dedicate all'evento, rimarcando che "l'evento è sostenuto sul lavoro gratuito di studenti in alternanza". La loro azione ha portato gli amministratori della pagina a bloccare la possibilità di esprimere una recensione (cliccando su 1 o 5 stelle, a seconda del gradimento), a seguito delle recensioni negative espresse dagli studenti nella giornata di oggi. "Abbiamo colpito le Luci d'Artista - si legge in un comunicato - perché è stato l'evento salernitano che ha maggiormente usufruito dell'alternanza scuola-lavoro e, in questo caso, della manodopera gratuita di studentesse e studenti, per risparmiare sul costo del lavoro. Siamo stati in centinaia e centinaia a lavorare gratuitamente, costretti dall'obbligatorietà dell'alternanza scuola-lavoro e dalle convenzioni che le nostre scuole hanno preso con il Comune di Salerno. Info-point, accoglienza e guide turistiche sono state le mansioni che maggiormente abbiamo svolto, con orari continuati e ritmi non sempre sostenibili. Abbiamo scelto di colpire questo evento perché ben rappresenta le finalità dell'alternanza scuola-lavoro: sostituire lavoratori pagati per svolgere il proprio mestieri con studenti che svolgono le stesse mansioni gratuitamente, con la retorica dell'esperienza e della formazione". 

L'incontro a Santa Teresa

"Ma noi non ci stiamo - continua la nota - non vogliamo essere sfruttati e non siamo merce spostabile e usufruibile a vostro piacimento. Tutto ciò va solo a scapito del nostro tempo, della nostra formazione e del nostro diritto allo studio. Noi non ci stiamo più! Quello che è successo oggi è stato solo il primo passo di un percorso nel quale lotteremo contro l'alternanza-sfruttamento. Il prossimo passo sarà l’Assemblea Pubblica che si terrà a Santa Teresa il 7 Ottobre alle 16:30. Discuteremo e ci confronteremo sui nostri percorsi di alternanza e capiremo come fare in modo che saremo noi studenti a decidere sui percorsi, sugli altri problemi delle scuole locali, e organizzeremo il primo storico sciopero vero e proprio delle studentesse e degli studenti il 13 Ottobre, contro lo sfruttamento e le diseguaglianze, per un'istruzione gratuita e di qualità. Indosseremo le tute blu, simbolo dei lavoratori sfruttati, e invitiamo chiunque sostenga la causa di vestirsi quel giorno di quel colore, perché al loro trattarci da lavoratori sfruttati noi incrociamo le braccia, ci riprendiamo il nostro tempo e la nostra dignità, e scendiamo in piazza! Rompiamo la catena dello sfruttamento, nel quale noi studenti siamo l'ultimo anello!". 

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