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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Traffico illecito di rifiuti: maxi sequestro a due fratelli di origine salernitane

Maxi sequestro a Fagnano Olona, vicino Varese, nei confronti dei fratelli Salvatore e Mario Accarino, di origini napoletane e salernitane. I carabinieri e la Dia hanno requisito beni mobili e immobili per un valore di oltre cinque milioni di euro

Maxi sequestro a Fagnano Olona, in provincia di Varese, nei confronti dei fratelli Salvatore e Mario Accarino, di origini napoletane e salernitane. I carabinieri e la Dia hanno requisito beni mobili e immobili per un valore di oltre cinque milioni di euro. L'operazione rende esecutiva una sentenza del Tribunale varesino in seguito ad un'indagine della Dia. I destinatari della misura sono i già noti Salvatore Accarino, 66enne, già condannato a 6 anni e latitante, e il 59enne Mario: con le loro aziende erano specializzati nella gestione di discariche abusive e di traffico illecito di rifiuti. Mantenendo un tenore di vita sproporzionato al reddito che dichiaravano, i due hanno fatto insospettire i militari che hanno avviato le indagini

I sequestri

I sigilli sono stati apposti ad un patrimonio stimato in oltre 5 milionidi euro e composto da 27 immobili che si trovano non solo a Cirò Marina, in provincia di Crotone, ma anche nel varesotto, in particolare a Fagnano Olona, Gallarate Cardano al Campo, Cassano Magnago e Busto Arsizio e a Giaveno, nel torinese.

Il sequestro ha riguardato poi due autovetture; 28 tra conti correnti, cassette di sicurezza e titolidepositati presso istituti bancari e postali nazionali e svizzeri (per i quali è stata ottenuta ed eseguita una rogatoria internazionale) e tre compendi aziendali a Milano e Fagnano Olona. Il provvedimento è stato eseguito dai Carabinieri del Reparto Operativo del Comando Provinciale del capoluogo lombardo, che già da tempo attenzionavano i due fratelli, un 66enne di Torre Annunziata (attualmente latitante) ed un 59enne della provincia di Salerno, entrambi residenti a Fagnano Olona.

I due sono ritenuti inseriti nel contesto criminale di quella provincia, in particolar nella gestione illecita di discariche e nel traffico illegale di rifiuti. La DIA aveva condotto delle indagini quantificando la dimensione del patrimonio posseduto dai fratelli. Il Tribunale di Varese ha disposto, al termine dell'attività investigativa, la sorveglianza speciale di con l’obbligo di dimora nel comune di residenza per i due fratelli, oltre al sequestro dei beni a loro direttamente o indirettamente riconducibili.

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