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Cronaca San Leonardo / Via San Leonardo

Sub colto da malore, salvato dopo cinque ore di camera iperbarica

Brutta avventura per un architetto cilentano durante un’immersione a Santa Maria di Castellabate, che non rispettando le procedure decompressive ha riscontrato una grave forma di embolia vestibolare

Intervento salvavita dell’équipe della Camera Iperbarica dell’azienda ospedaliera universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno su un sub che ha accusato problemi durante un’immersione a Santa Maria di Castellabate. C.N.,architetto cilentano quarantenne, non avendo rispettato le giuste procedure decompressive, veniva colto dai sintomi di una grave forma di embolia vestibolare.

Estate rovente quella che sta trascorrendo al Centro di Medicina Iperbarica dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Salerno, mantenuto in attività, nonostante il blocco del turn-over, grazie alla scelta strategica della Direzione Generale, che ha tutelato le conquiste tecnologiche e professionali a favore del territorio.

La struttura, infatti, unico riferimento pubblico del suo genere del litorale fino a Reggio Calabria, sta lavorando intensamente, soprattutto in questo periodo, per garantire ai numerosi praticanti lo sport subacqueo la possibilità di salvezza in caso di malagurate “embolie” che purtroppo ogni estate vanno a registrarsi in località turistiche marittime, come la nostra provincia grazie alle sue perle cilentana ed amalfitana, ove tale sport conta un numero sempre in crescita di appassionati.

Non sono certamente solo gli incidenti derivanti dalle attività sub che ci impegnano in questo periodo oltre misura , ma anche il gran numero di traumi da  incidenti stradali, per i quali lo spettro delle gangrene rappresenta un vero pericolo per la vita " afferma  il dottore  Dante LoPardo, specialista e responsabile del Centro di Medicina Iperbarica.

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