“Salviamo Piazza Alario”, il comitato chiede un incontro al sindaco
Il Comitato civico Salviamo piazza Alario chiese un incontro al sindaco per prendere visione degli elementi progettuali e poter contribuire con alcune proposte, volte alla soluzione degli attuali problemi dell’area.
Dopo aver appreso, lo scorso 12 settembre che era stato avviato un percorso progettuale relativo alla realizzazione e ristrutturazione di parchi e giardini cittadini, tra i quali Piazza Francesco Alario ed il Belvedere di via Benedetto Croce, il Comitato civico Salviamo piazza Alario chiese un incontro al sindaco per prendere visione degli elementi progettuali e poter contribuire con alcune proposte, volte alla soluzione degli attuali problemi dell’area.
La precisazione
"Come sa, questo Comitato si è costituito proprio per tutelare Piazza Alario, la sua struttura e la sua identità storica, oltre che per elaborare proposte per la Piazza, non solo, ma anche per la vivibilità e la mobilità dell’intera area occidentale della Città. Purtroppo, da allora non abbiamo ricevuto riscontro", scrivono dal comitato. Proponendo l’adozione di un modello sostenibile e partecipato di gestione delle aree pubbliche e, in particolare di Piazza Alario e Belvedere di Via B. Croce, che valorizzi e renda permanente la collaborazione tra Associazioni di quartiere e Comune, il Comitato Civico “Salviamo Piazza Alario” torna sull'argomento, rivolgendo un nuovo appello al primo cittadino.
La lettera del Comitato al sindaco
Il Comitato è lieto che l’Amministrazione abbia finalmente preso atto dell’indifferibilità di un intervento di riqualificazione di Piazza Alario e del Belvedere di via Benedetto Croce, la prima salvata da un inaccettabile progetto di sventramento ed ora da valorizzare, ed il secondo miseramente sottratto alla fruizione della cittadinanza. Entrambi gli spazi costituiscono – in una città con parecchi “non luoghi”, come purtroppo ogni centro urbano moderno - un essenziale patrimonio qualificante per l’intera comunità salernitana, per posizione, pregio urbano ed ambientale, utilità sociale.
I residenti, dunque, intendono proporre una nuova visione, che riporti al decoro questi spazi, veri monumenti della storia cittadina. Ciò è possibile ridisegnandoli, con l’accortezza di inserirli e connetterli al contesto urbano, in logica connessione con gli altri giardini e vie che connotano il quartiere Otto-novecentesco, quali la Villa Comunale, Piazza Luciani, l’Olivieri e – piace citarlo nuovamente in maniera esplicita – il Belvedere di via Benedetto Croce.Quanto sopra dovrà essere coordinato con un più generale riassetto dell’intera area occidentale della Città, oggi stretta nella morsa di un traffico veicolare insostenibile (contrapposto alla grave carenza di mezzi pubblici), senza contare la presenza del porto il quale, oltre ad un’essenziale risorsa per l’economia cittadina, è anche una formidabile fonte di inquinamento acustico, ambientale e persino luminoso. Pertanto , La invitiamo a fissare quanto prima la data per l’incontro già sollecitato, allo scopo di condividere con l’Amministrazione le linee guida emerse dal confronto tra i residenti e tutti coloro che animano la vita della piazza e del quartiere.