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Cronaca Nocera Inferiore

Fa credere di lavorare per i contributi dall'Inps: inchiodato dalla Cassazione

Con un imprenditore compiacente aveva avviato una serie di raggiri per far risultare all’Inps un rapporto di lavoro alle dipendenze di un’azienda. Si trattava però, di un’assunzione fittizia, che gli ha fruttato più di 7000 euro

Con un imprenditore compiacente aveva avviato una serie di raggiri per far risultare all’Inps un rapporto di lavoro alle dipendenze di un’azienda. Si trattava però, di un’assunzione fittizia, che gli ha fruttato più di 7000 euro circa a titolo assistenziale, oltre alla cifra legata ad altre voci previdenziali. La storia è andata avanti per un anno, con il Tribunale di Nocera Inferiore che per questo aveva condannato il marzanese F.P. ad un anno di reclusione e al pagamento di 300 euro di multa. Ora, dopo la sentenza del 2010 confermata anche in Corte d’Appello, c'è la parola fine  dopo la pronuncia della Cassazione, che ha ritenuto infondato il ricorso presentato dal legale dell'imputato

I motivi del ricorso

Per la difesa, la decisione dei giudici di primo e secondo grado era oggetto di una «inosservanza di norme processuali, per essere stato il decreto di citazione a giudizio del primo giudizio notificato presso il difensore e non al domicilio dell'imputato, senza aver esperito, la Procura, preventive ricerche sulla residenza dell'imputato e senza invito ad eleggere domicilio», oltre, a prevedere un «vizio di contraddittorietà e illogicità della motivazione, avendo la Corte affermato che la ditta finita nel mirino della magistratura era di fatto inesistente , sulla base di un quadro probatorio non chiaro ed univoco, dovuto all'assenza di prove , circostanza che avrebbe dovuto condurre all'assoluzione». Circostanze che non hanno evitato allo stesso di essere destinatario di una condanna definitiva

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