Sarno, bocciato ma con ricorso al Tar riesce a diplomarsi: non può laurearsi
Il complicato iter giudiziario di cui è protagonista un giovane studente che dovrà attendere una nuova trattazione del suo ricorso, dinanzi al Tar, prima di laurearsi
Prima bocciato poi ammesso all'esame di maturità, poi l'iscrizione all'Università. Ma non può laurearsi. Sullo sfondo - come racconta La Città - vi è un iter giudiziario ancora non concluso per lo studente, "sprovvisto del diploma in quanto, all'esito dell'iter giudiziario, è stata confermata la non ammissione all'esame di stato svolto nel 2015". Il ragazzo aveva poi presentato attraverso il suo legale una nuova istanza, che gliaveva permesso di essere ammesso all'esame di laurea. Il giovane, residente a Sarno, aveva poi integrato quello stesso ricorso dinanzi al tribunale amministrativo, perchè i giudici avevano accolto solo parzialmente la prima istanza, consentendogli di essere ammesso all'esame di laurea, ma sospendendo il percorso universitario. Il nuovo ricorso sarà trattato il prossimo febbraio del 2020.
L'esame di stato e il nuovo ricorso
La storia prende piede nel 2015, quando il ragazzo, iscritto ad una scuola di Sarno, il "Fermi", non viene ammesso all'esame di maturità. Le ragioni sono "svogliatezza e disinteresse", con carenze nello studio e nella partecipazione alle lezioni in classe. Il ricorso al Tar viene così presentato per annullare quel verbale diclasse, con sospensione del provvedimento scolastico. A quel punto il Tar accoglie la domanda di sospensione cautelare e ammette il ragazzo all'esame di Stato, rinviando a novembre la discussione nel merito. Lo studente sostiene e supera l'esame nel 2015, diplomandosi. Poi si iscrive alla facoltà di Storia e Filosofia a Napoli, quando gli viene notificata la comunicazione dei dirigenti dell'Ateneo della sospensione della carriera universitaria, vietandone l'ammissione alla seduta di laurea. In attesa di una nuova discussione dinanzi al Tar
