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Cronaca Sarno

Farmaci rubati e visite gratis: in 25 rischiano il processo

Tra le persone raggiunte dalla richiesta di rinvio a giudizio anche nove, tra medici ed infermieri. Nel mirino gli ospedali di Sarno e Scafati. Le indagini furono condotte dai carabinieri della stazione di San Valentino Torio

Per la maxi indagine che portò alla scoperta di un’ingente sottrazione di farmaci negli ospedali di Sarno e Scafati, insieme ad una serie di favori elargiti a pazienti che venivano visitati senza pagare il ticket, la Procura di Nocera Inferiore ha chiesto il rinvio a giudizio per 25 persone. Tra queste, oltre a diversi pazienti bisognosi di visite, rischiano un processo anche nove tra medici e infermieri. Le indagini (periodo di riferimento 2014-2016) furono svolte dai carabinieri di San Valentino Torio: nel mirino finirono gli ospedali di Sarno e Scafati, dopo che gli inquirenti captarono una conversazione di A.F., l’infermiere ritenuto figura centrale dell’inchiesta. Da quelle conversazioni, inizialmente autorizzate per il ritrovamento di una pistola in casa di un pregiudicato, i carabinieri scoprirono una rete di rapporti messa in piedi per assicurare favori ad amici e conoscenti.

Non solo: la Procura riscontrò anche un’appropriazione "sistematica" di farmaci nei due ospedali (in un caso anche presso l’Umberto I di Nocera Inferiore), che sarebbero stati sottratti da laboratori e armadietti per poi essere custoditi a scopo privato. Le prime misure cautelari furono firmate dal gip lo scorso gennaio, con A.F. finito agli arresti domiciliari, insieme alla compagna, C.B., impegnata presso una ditta di pulizie, raggiunta da un divieto di dimora e nei confronti di altre tre persone. Le accuse vanno dal peculato alla ricettazione, fino al furto e alla detenzione di armi in un solo caso. Gli episodi raccolti nelle varie informative sono molteplici: i farmaci venivano sottratti o per uso personale o dati ad amici e familiari, che spesso saltavano i turni in pronto soccorso e non pagavano il ticket sanitario, utile alla prestazione. I primi indagati, in sede d’interrogatorio, dichiararono di essere pronti a risarcire i danni. Sarà il gip ora a decidere sulle 25 richieste di processo.    

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