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Cronaca Scafati

Scafati, chiude la farmacia h 24: insorge il sindacato

A gamba tesa il segretario generale della Uil Fpl provinciale, Donato Salvato: "Decisione non condivisa, la farmacia è un presidio importante per 100mila abitanti e con un fatturato nel 2016 di 1,4 milioni di euro

No alla chiusura della farmacia h 24 di Scafati. A chiederlo, conti alla mano, è Donato Salvato, segretario generale della Uil Fpl provinciale. In una nota inviata al presidente dell’Assemblea del Consorzio farmaceutico intercomunale, il sindaco di Capaccio, Franco Palumbo, al presidente del Cda dell’Ente, Andrea Inserra, al direttore generale del Consorzio, Francesco Sorrentino, e ai commissari straordinari del Comune di Scafati, il sindacalista ha spiegato perché la struttura - redditizia oltre che utile - non deve chiudere. Il Consorzio, secondo i dati dell’organizzazione di categoria, perderebbe un introito annuo di 400mila euro. “La notizia diffusasi in queste giornate calde d’estate preoccupa profondamente la Uil Fpl. Innescherebbe, infatti, un processo organizzativo in antitesi con quanto è stato evidenziato e condiviso nell’incontro svoltosi con il presidente dell’Assemblea del Cfi, il sindaco Palumbo e altri rappresentanti dei Comuni consorziati”, ha detto Salvato. La Uil Fpl, infatti, contesta il mancato coinvolgimento nella decisione delle parti sociali.

La chiusura, paventata per il mese di settembre, "vanificherebe il piano industriale predisposto e rimesso ai sindacati. Un piano finalizzato al rilancio del servizio offerto alle collettività in cui esercitano le farmacie del Consorzio. Così, conti alla mano, la Uil Fpl smonta la tesi del Consorzio che porterebbe alla chiusura della farmacia di piazza Madre Teresa di Calcutta a Scafati. “Tra le 19 di proprietà del Consorzio, questa farmacia risulta l'attività con il fatturato più alto. Tutto avviene proprio grazie al servizio h24, che ha portato a un’entrata nel 2016 di circa 1.400.000 euro - ha spiegato Salvato - Questo presidio da circa 20 anni svolge un servizio importante, non solo per  la popolazione del comune di Scafati ma anche dei comuni limitrofi di Pompei, Boscoreale, Terzigno, Sarno  e Angri, coprendo così un’utenza di oltre 100mila abitanti”.

Ecco perché la scelta di chiudere la farmacia scafatese appare, secondo la Uil Fpl provinciale, improponibile per le conseguenze negative che verrebbero a determinarsi e che certamente almeno sotto l’aspetto economico esporrebbe il consorzio senza alcuna giustificazione ad un ulteriore perdita di utili e di immagine. “Il sindaco Palumbo, nell’ultima assemblea del 31 luglio, chiedeva a ciascuno di fare la propria parte affinché si trovino le condizioni per il mantenimento del Consorzio - conclude Salvato -  Ecco perché ci auguriamo che quelle parole non siano affermazioni di facciata. Invitiamo il Consorzio a rivedere tale decisione se effettivamente prevista ed assunta in assenza di condivisione, scongiurando scelte che penalizzerebbero i lavoratori e i cittadini nonché la stessa esistenza futura del Consorzio. Come Uil Fpl vogliamo essere parte attiva nei processi che riguardano il futuro del Consorzio. Se la farmacia di Scafati sarà chiusa, tuteleremo lavoratori e cittadini in ogni sede, adottando tutte le azioni previste dalla legge”.

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