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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Scafati

Scafati, diffamazione tra docenti su di un volantino finisce in prescrizione

La storia era maturata da una diffamazione tra ex colleghe del Terzo circolo didattico di Scafati

Annullamento senza rinvio della sentenza impugnata, già prescritta in Appello. Questa la decisione della Cassazione sul ricorso presentato dalla docente Paolina Giuseppa Casillo. La storia era maturata da una diffamazione tra ex colleghe del Terzo circolo didattico di Scafati. L'episodio risale al 19 maggio 2008, quando, su di un volantino distribuito all'interno del plesso, la prof Casillo riferì che "non ci vorrebbe molto per non essere più vittime della paura inculcata da tipi come R.D.F. e L.R. vittime, a loro volta, di una cultura locale di radice camorristica che risponde con accuse e minacce a chi cerca di ribellarsi o di reclamare giustizia. E' proprio assurdo che tante persone perbene si lascino condizionare da due povere infelici, Mi dispiace che poche sciocche persone debbano condizionare il percorso evolutivo di tante altre brave persone".

La motivazione dei giudici

Parole per cui la Casillo chiese il diritto di critica, mai riconosciuto da Giudice di Pace di Nocera Inferiore in primo grado e in appello dal giudice monocratico nella sentenza del 28 novembre 2014. Per questo Casillo era stata condannata a 800 euro di multa e al risarcimento dei danni morali nei confronti delle allora colleghe offese con i volantini distribuiti a scuola. Il legale della docente era arrivata fino in Cassazione, contestando il non aver ritenuto "veritiero" il riferimento alla cultura camorristica, nonostante la docente originaria di Terzigno avesse portato elementi di prova a sostegno della sua tesi. In Appello il processo è andato prescritto e il ricorso ritenuto infondato, "perché il rispetto della verità, in tema di diritto di cronaca, deve fondarsi su fatti veri". Cosa che, per i giudici Casillo non ha fatto, quando definì camorriste le sue ex colleghe.

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