rotate-mobile
Cronaca Scafati

Ucciso per un debito di droga a Scafati, l'Antimafia chiede processo per otto

Sono in otto a rischiare il processo nell'indagine per la morte di Armando Faucitano, avvenuta il 26 aprile del 2015 a Scafati. La vittima - secondo indagini - fu uccisa per un debito di droga di circa 700 euro, nella frazione San Pietro

Sono in otto a rischiare il processo nell'indagine per la morte di Armando Faucitano, avvenuta il 26 aprile del 2015 a Scafati. La vittima - secondo indagini della procura Antimafia - fu uccisa per un debito di droga di circa 700 euro, nella frazione San Pietro. Gli esecutori materiali sarebbero stati «aiutati» da una serie di complici e fiancheggiatori, che attirarono la vittima sul luogo del delitto.

L'indagine

A fornire informazioni agli inquirenti furono anche alcuni collaboratori di giustizia. Faucitano sarebbe morto per volere dei clan Matrone di Scafati e Aquino-Annunziata di Boscoreale, in virtù di una partita di cocaina, hashish e marijuana mai pagata, e perché ritenuto "uomo di fiducia" delle forze dell’ordine per alcune soffiate raccolte nei mesi prima dell’agguato. L’omicidio serviva a infliggere una punizione «plateale ed esemplare» all’uomo. Il 30 settembre, il gup valuterà le singole posizioni, molte delle quali iscritte nel registro degli indagati per reati minori, come il cambio dello scooter, il recupero dei killer e le false informazioni fornite ai carabinieri, durante le indagini. Molte di queste, infatti, potrebbero essere stralciate e definite a parte.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Ucciso per un debito di droga a Scafati, l'Antimafia chiede processo per otto

SalernoToday è in caricamento