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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Scafati

Scafati, per l'omicidio di Faucitano il Riesame lascia in carcere i tre sospettati

Lo ha deciso il Tribunale del Riesame, rigettando le istanze di scarcerazione dei legali difensori. In attesa di leggere le motivazioni dei giudici, l’impianto accusatorio della Dda Antimafia ha retto

Restano in carcere Marcello Adini, Carmine Alfano e Pasquale Rizzo, sospettati di aver preso parte all’omicidio di Armando Faucitano, il 26 aprile del 2015 a Scafati. Lo ha deciso il Tribunale del Riesame, rigettando le istanze di scarcerazione dei legali difensori. In attesa di leggere le motivazioni dei giudici, l’impianto accusatorio della Dda Antimafia ha retto.

Il raid

La vittima fu uccisa per un debito di droga di circa 700 euro, nella frazione San Pietro. Gli esecutori materiali sarebbero stati Adini e Alfano, «aiutati» da Rizzo, che poco prima aveva preso un caffè con la vittima, portandola poi sul luogo del delitto. A fornire informazioni agli inquirenti furono anche alcuni collaboratori di giustizia. Faucitano sarebbe morto per volere dei clan Matrone di Scafati e Aquino-Annunziata di Boscoreale, in virtù di una partita di cocaina, hashish e marijuana mai pagata, e perché ritenuto "uomo di fiducia" delle forze dell’ordine per alcune soffiate raccolte nei mesi prima dell’agguato. L’omicidio serviva a infliggere una punizione «plateale ed esemplare» all’uomo. L’inchiesta vede indagate anche altre persone, che avrebbero fornito supporto e logistica per l’omicidio, accusati di reati minori, ma aggravati dal metodo mafioso.

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