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Cronaca Scafati

"Falso ideologico in autocertificazioni", indagati due esponenti politici a Scafati

L'accusa è falso ideologico in atto pubblico, contestata a Michele Russo, civico della minoranza e Marco Cucurachi, ex candidato sindaco, dimessosi nei giorni scorsi dalla carica di consigliere comunale

False dichiarazioni negli atti per presentare la candidatura al consiglio comunale di Scafati. Sono due gli indagati iscritti in un'inchiesta condotta dal sostituto procuratore Roberto Lenza, riguardo presunte incompatibilità mai denunciate da alcuni esponenti politici al Comune di Scafati

L'inchiesta

L'accusa è falso ideologico in atto pubblico, contestata a Michele Russo, civico della minoranza e Marco Cucurachi, ex candidato sindaco, dimessosi nei giorni scorsi dalla carica di consigliere comunale. I due avrebbero avuto contenziosi con il comune mai onorati. Tutto era partito dalla denuncia della segretaria comunale. Per Cucurachi, il contenzioso è legato a tributi locali mai pagati e per cui l'esponente del Pd, già in consiglio comunale, aveva spiegato di aver avviato una rateizzazione del debito dopo un consulto con i funzionari della Geset, la società che si occupa della riscossione. Per Russo, invece, il contenzioso riguardava un incindente stradale a cui lo stesso rinunciò. Con una dichiarazione inviata alla stampa, Russo ha spiegato: "Ho ricevuto un avviso di garanzia in relazione ad una mia dichiarazione sottoscritta successivamente alle elezioni, per la eventuale incompatibilità a causa di un contenzioso pendente con il Comune di Scafati. Il contenzioso che era già arrivato a sentenza e quindi sostanzialmente concluso, e a cui ho comunque rinunciato, era relativo ad una mia richiesta di risarcimento danni per una frattura da me riportata in un cantiere comunale nel lontano 2011. Si tratta di una somma che avrei dovuto ricevere dal Comune e che non avrei dovuto versare. Sono fiducioso nella giustizia". 
Cucurachi, invece, ha dichiarato: "Piena e totale fiducia nella magistratura, le regole vanno rispettate. Quelle stesse regole che ritengo di non aver violato, come ho ciharito nel primo consiglio comunale. Sereno ma allo stesso tempo determinato a fare ciharezza sull'intera vicenda delle presunte incompatibilità di altri consiglieri comunali e assessori. Per tali motivazioni chiederò spontaneamente di essere interrogato e di fare luce su tutte le altre posizioni"

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