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Cronaca Scafati

Scafati, voleva uccidere moglie e nipote: resta in silenzio davanti al giudice

L’uomo resta in carcere, su decisione del gip del tribunale di Nocera Inferiore. Il 25 luglio scorso, con una scusa, aveva trattenuto in casa la moglie e il nipote, provando a colpire entrambi con un coltello

Ha scelto il silenzio il marocchino di 44 anni, accusato del tentato duplice omicidio della moglie e del nipote, di soli 20 anni. L’uomo resta in carcere, su decisione del gip del tribunale di Nocera Inferiore. Il 25 luglio scorso, con una scusa, aveva trattenuto in casa la moglie e il nipote, provando a colpire entrambi con un coltello.

L'aggressione in casa

E c’era riuscito, ma per fortuna delle vittime, non gravemente. Lo straniero si era reso poi irreperibile, trovando riparo tra Scafati e Boscoreale. Giorni fa è stato arrestato. Era dentro un casolare disabitato, dove aveva dormito la sera prima. Alla base di quel gesto, secondo le indagini dei carabinieri, la volontà della moglie di tornare nel suo paese d’origine, per poi troncare la storia con il marito. Il giorno dell’aggressione, la donna era tornata in casa per recuperare alcuni oggetti personali. Aveva chiesto le chiavi proprio al marito, che si era intrattenuto con moglie e nipote all’interno. Poi, con una scusa, li aveva trattenuti entrambi con se. Fino all’aggressione, dalla quale la donna è riuscita a sottrarsi grazie alle urla del nipote. Anche lui rimasto ferito con una serie di fendenti. La denuncia aveva messo poi i carabinieri sulle tracce del 44enne. Al termine dell’interrogatorio, il gip ha confermato la misura custodiale in carcere.  

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