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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Scafati

Scafati, l'Antiterrorismo denuncia due fratelli marocchini

A Marzo uno dei due aveva con se materiale di propaganda jihadista. E' sospettato di essere stato in contatto con una terza persona, che da intercettazioni avrebbe avuto conoscenza di una serie di attentati consumati in passato e persino, in preparazione

Due marocchini che vivono a Scafati sono indagati dalla sezione Antiterrorismo della Procura Distrettuale di Salerno. Il lavoro investigativo condotto dai carabinieri del Ros - come riporta il quotidiano Cronache - e coordinato dal sostituto procuratore Silvio Marco Guarriello risale al 25 agosto, quando una serie di controlli (decisi su tutto il territorio italiano) interessarono anche alcune zone del vesuviano e della città di Scafati. Nel comune dell'Agro i controlli furono estesi alla comunità marocchina del luogo. Due i giovani, di 25 e 27 anni, sono ora finiti nel registro degli indagati. Sono Soulaimane Bakhada e Abdelghani Bakhada. I due fratelli erano nel mirino degli investigatori già da diversi mesi, quando furono rinvenute nelle disponibilità di uno dei due immagini e simboli collegati alla guerra civile in Siria, insieme a materiale di propaganda riconducibile allo Stato Islamico, meglio noto come Isis e dell' "Esercito Libero Siriano". Dopo un periodo all'estero, Abdelghani, la persona che aveva quel materiale, era rientrato in Italia da un viaggio insieme ad un altro fratello

A telefono si parla di attentati

All'attenzione dei carabinieri del Ros sono finite una serie di telefonate, dal cui ascolto il Ros avrebbe appresso che l'uomo fosse conoscenza di alcuni attentati - consumati in passato - e di altri in preparazione. Ragion per cui il blitz ha portato la Procura a Scafati, presso la zona San Pietro, dove abitano i due fratelli. Durante i controlli sono stati sequestrati diversi telefoni cellulari, documenti e schede telefoniche per diverse utenze. Materiale ora al vaglio degli investigatori. Il materiale di propaganda che era stato rinvenuto diversi mesi fa - spiega il legale dei due fratelli, Ludovico Fattoruso - serviva per fini personali ed era detenuto per aggiornare uno dei due fratelli sul conflitto in Medio Oriente. Il legale ha inoltre spiegato che presto sarà tutto chiarito e che i suoi due clienti, di fatto,  non hanno nulla a che vedere con ambienti legati all'estremismo islamico. Al termine dei controlli, per Abdelghani - su cui gravano diversi precedenti - è stato disposto il foglio di via con rimpatrio, mentre per Soulaimane l'obbligo di dimora

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