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Cronaca

Scandalo Ior, revocati i domiciliari a don Noli. E Scarano prepara una memoria difensiva

Per il collaboratore del monsignore la misura dei domiciliari è stata sostituita con l'obbligo di dimora nel Bresciano. E il prelato salernitano prepara una relazione del commercialista Ivan Meta

Alla vigilia di Pasqua si compiono passi in avanti nell'inchiesta sullo scandalo Ior. Nella giornata di ieri, infatti, il gip Zarone del tribunale di Salerno ha disposto la revoca degli arresti domiciliari per don Luigi Noli, parroco della chiesa di San Filippo e San Giacomo a Palidoro di Roma, accusato di concorso in riciclaggio per un giro di false donazioni in cui è coinvolto monsignor Nunzio Scarano, tuttora ai domiciliari nella sua casa di via Guarna, a Salerno. Il gip ha accolto la richiesta dei legali di don Noli revocando la misura cautelare disposta lo scorso 21 gennaio. Per don Noli, che da anni è stretto collaboratore di Scarano, è stato disposto l’obbligo di dimora nella cittadina in provincia di Brescia di dove è originario.

Per Scarano gli stessi avvocati completeranno nei prossimi giorni la consegna di un memoriale difensivo, aggiungendo ai documenti già consegnati una relazione del commercialista Ivan Meta con la quale si cercherà di smontare l’accusa di riciclaggio contestata dal sostituto procuratore Elena Guarino. Il 18 marzo il magistrato ha firmato per tutti i 53 indagati l’avviso di conclusione delle indagini e si prepara a chiedere il rinvio a giudizio.

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