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Cronaca Scafati

Scafati, sequestrata area nel cantiere del nuovo polo scolastico

Durante il controllo, la società esecutrice dei lavori non ha fornito alcuna documentazione relativa allo smaltimento dei rifiuti prodotti dal luglio 2014

I Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Salerno, agli ordini del Capitano Giuseppe Ambrosone, a Scafati, insieme a quelli della Tenenza locale hanno apposto i sigilli all’intera area destinata all'opera pubblica del nuovo polo scolastico. In particolare, il sequestro preventivo interessa un’area di cantiere estesa per una superficie di circa 15.000 mq: i carabinieri del Noe, anche a seguito di diverse segnalazioni di cittadini ed amministratori locali circa il potenziale pericolo per la salute pubblica e per l’ambiente, hanno effettuato il controllo nella zona poco distante da una scuola. Riflettori puntati sui rifiuti rinvenuti durante le operazioni dello scavo di cantiere per la realizzazione dell'opera pubblica del nuovo polo, nonché sulla gestione dei rifiuti prodotti per l’abbattimento delle strutture preesistenti: è stata accertata la presenza di 12.000 metri cubi circa di tali rifiuti. E' emerso che dall’avvio dei lavori, lo scorso luglio, la società appaltatrice aveva provveduto alla demolizione di strutture già esistenti quali il palazzetto dello sport e la scuola materna: rinvenuti, non a caso, diversi cumuli di pezzi di calcestruzzo derivanti dalla demolizione di travi e di pilastri della scuola materna, di guaina bituminosa derivante dalla copertura di una preesistente struttura ,di terreno misto a materiale inerte.

 

Durante il controllo, la società esecutrice dei lavori non ha fornito alcuna documentazione relativa allo smaltimento dei rifiuti prodotti dal luglio 2014: l’impresa aveva effettuato la gestione e lo stoccaggio abusivo (messa in riserva) dei rifiuti speciali, in assenza della prescritta iscrizione o autorizzazione, violando la normativa ambientale. I rifiuti tra l’altro erano completamente esposti agli agenti atmosferici, direttamente su nudo terreno e senza sistema di raccolta. Al termine del controllo, alla luce della gestione non autorizzata, il legale rappresentante della società esecutrice dei lavori è stato denunciato ai magistrati della sezione reati ambientali della Procura della Repubblica del Tribunale di Nocera Inferiore, guidata dal Procuratore Capo Giovanni Francesco Izzo. Le indagini, ad ogni modo, proseguiranno per la verifica di ulteriori responsabilità penali, nonché con specifici accertamenti tecnici con l'Arpac.

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