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Cronaca Cetara

Abusivismo demaniale marittimo: sequestri e denunce della Guardia Costiera

L’ultima denuncia risale a ieri: in quest’occasione il nucleo di polizia marittima della Capitaneria di Porto di Salerno, insieme personale dell’Ufficio locale marittimo di Cetara ha posto sotto sequestro una piattaforma con parapetto di circa 50 mq

Continuano i controlli della Guardia Costiera di Salerno contro l’abusivismo demaniale marittimo.“A fronte di tanti gestori che rispettano le regole, altri, infatti si  appropriano di spazi per i quali non hanno alcun titolo di concessione  occupando con indebiti profitti aree destinate alla libera fruizione. Per  questo si procede a sequestri e a restituire le coste o le spiagge al  legittimo uso”, ha detto il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio, ringraziando la Guardia Costiera per il lavoro periodico che svolge in stretta sinergia con le locali Autorità Giudiziarie.

Nei Comuni di Salerno, Cetara, Erchie, Positano, Amalfi e Maiori nella giurisdizione del Compartimento Marittimo di Salerno, solamente nell’ultimo mese, sono state 14 le persone denunciate per occupazione abusiva o innovazioni non autorizzate sul demanio marittimo. I controlli a tappeto, svolti dai militari diretti dal Comandante Gaetano  Angora, hanno fatto emergere, nel solo mese di agosto, opere realizzate in violazioni delle prescritte autorizzazioni per centinaia di mq illecitamente occupati e per i quali è stata disposta l’immediata rimozione. Nel corso delle verifiche svolte, è stato possibile accertare, inoltre, l’occupazione di molti arenili con ombrelloni e arredi da parte di soggetti privi della prescritta concessione demaniale marittima.

L’ultima denuncia risale a ieri: in quest’occasione il nucleo di polizia marittima della Capitaneria di Porto di Salerno, insieme personale dell’Ufficio locale marittimo di Cetara ha posto sotto sequestro una piattaforma con parapetto di circa 50 mq ed una pedana in legno di 100 mq priva delle previste autorizzazioni demaniali e paesaggistiche. La zona nella quale ricadono le strutture sequestrate è infatti di particolare pregio ambientale e paesaggistico, tanto da essere stata dichiarata anche Sito di Interesse Comunitario (SIC) e Zona di Protezione Speciale (ZPS). Il comandante Angora del Porto di Salerno ha spiegato che “il risultato raggiunto è il prodotto di una complessa attività d’indagine, svolta anche mediante l’utilizzo di fotografie satellitari e riprese aeree, che hanno come obiettivo quello del riequilibrio degli assetti territoriali soggiacenti a particolari norme di tutela soprattutto nella zona della costiera amalfitana e che deve costituire un costante presidio contro ogni forma di illegalità per scoraggiare qualsiasi aggressione ai beni di proprietà dello stato”.
 

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