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Cronaca Nocera Inferiore

Post choc del sindaco di Nocera Inferiore contro la "gente di m.... e gli sfessati"

Manlio Torquato: "Una città non cambierà mai in meglio se qualcuno la riduce una fogna perché forse a casa loro si usa così. Tanto il caldo passa, ma gli imbecilli purtroppo restano"

"Quella di questa estate è una trincea. A 40 gradi. A combattere con gente di merda che lascia cani in valige o materassi e frigoriferi sui marciapiedi". Questo lo sfogo choc che il sindaco di Nocera Inferiore, Manlio Torquato, ha scritto su Facebook due giorni fa. Stanco di inciviltà e problematiche quotidiane, il primo cittadino si concede epiteti forti contro chi sta caratterizzando negativamente questo periodo: "E poi giù pure a lamentarsi per il costo della tariffa dei rifiuti (che pure abbiamo abbassato di un po'), ma che per alcuni non sarebbe mai abbastanza. È un'estate in trincea, tra segnalazioni e telefonate 12h su 24 per segnalare disservizi vari e non si finisce fino a tarda sera quando l'imbecille di turno o il locale che non paga neppure l'occupazione di suolo pubblico coi suoi tavolini, spara la musica che non dovrebbe mettere, e poi protesta pure sui giornali se lo sanzioniamo (cosa che, giuro, faremo duramente, perché la città è di tutti e non solo sua). È in trincea perché chi doveva programmare il piano ferie dei dipendenti di Multiservizi (che non è il sindaco), lo ha fatto a testa di cane concentrandole su 2 mesi anziché su più tempo, lasciandoci con un po'di personale in meno e tante rogne in più", si legge ancora sul social network.

"È una trincea perché quattro sfessati di esercizi commerciali lasciano i cartoni su strada fuori orario e la signora col vestitino elegante butta la spazzatura alle 10 del mattino perché sindaco scusate ma in casa con sto caldo puzza.. e a me verrebbe voglia di non trattarla da signora. -continua Torquato - È una trincea perché i vigili addetti alla repressione degli sversamenti non reprimono ma amorevolmente avvisano col sorriso e così a far la faccia feroce col comandante ci son rimasto solo io mezz'ora stamattina. È la trincea dove insieme al povero Carlo Bianco e a Peppe Tortora, con Pino Alfano che continua generosamente a segnalarmi da radio marciapiede quello che non va, la temperatura ci sale più dei 40 gradi esterni, ai cosiddetti, e come i giapponesi, tuttavia resistiamo, perché ci hanno eletto per questo, con certa gente che anziché alla visita medica che marcano perchè il lavoro è troppo duro e la loro salute troppo cagionevole, verrebbe voglia di chiuderli dentro a vita. Resistiamo, pure se non tutte le colpe sono nostre anzi perché comunque lo sono, nella buona e nella cattiva sorte, manco fosse un vincolo da matrimonio, e facciamo quello che possiamo e chiediamo scusa. Ma una città non cambierà mai in meglio se qualcuno la riduce una fogna perché forse a casa loro si usa così. Tanto il caldo passa, ma gli imbecilli purtroppo restano in città", conclude amareggiato il sindaco di Nocera.

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