Raid di camorra a Salerno, gambizzato in strada Vincenzo Ventura: si indaga
Quattro colpi di pistola hanno ferito alle gambe il nipote di Ciro D'Onofrio. L'agguato, ieri sera, in via Irno. Il giovane è stato operato al "Ruggi" e non è in pericolo di vita
Momenti di tensione, mercoledì sera, in via Irno a Salerno, dove quattro colpi di pistola hanno ferito alle gambe Vincenzo Ventura, nipote di Ciro D’Onofrio, l’uomo ucciso due anni fa nel quartiere Fratte.
L’agguato
La sparatoria si è verificata intorno alle 21.30. Il ragazzo è stato trasportato d’urgenza da un’ambulanza del 118 all’azienda ospedaliera - universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” dov’è stato operato dai medici. Ora le sue condizioni di salute sono buone, ma è costantemente sorvegliato dalle forze dell’ordine. Su quanto accaduto indagano gli agenti della Squadra Mobile di Salerno che hanno ascoltato la testimonianza di alcune persone che hanno assistito all’agguato ed effettuato i rilievi del caso insieme ai poliziotti della Scientifica.
L’arresto
Ventura, lo scorso venerdì, era stato fermato dalla Procura Antimafia insieme al cugino Carmine D’Onofrio a seguito della denuncia presentata da Gaetano Siniscalchi (padre di Eugenio e Gennaro, accusati dell’omicidio di Ciro D’Onofrio) con l’accusa di aver sparato colpi di pistola contro la portiera della sua auto il giorno in cui arrestarono suo figlio Eugenio. Il Gip, però, li ha rimessi in libertà per l’assenza di “gravi indizi di colpevolezza” e nessun riscontro oggettivo rispetto alle accuse di Siniscalchi.