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Cronaca Amalfi

Amalfi: ecco quali erano le 3 bellezze storiche del ducato

La storia di Amalfi non è solo ricca di santi e navigatori, ma anche di figure femminili che hanno, al contrario di molti uomini, scandito e condito di mistero le vicende storiche del ducato. Scopriamo chi sono le tre belle storiche di Amalfi.

La storia di Amalfi non è solo ricca di santi e navigatori, ma anche di figure femminili che hanno, al contrario di molti uomini, scandito e condito di mistero le vicende storiche del ducatoHanno vissuto ad Amalfi, godendo di tutti gli agi e le ricchezze dovute in periodi diversi le tre belle del ducato: si tratta della principessa Costanza d’Avalos, della contessa Lucrezia d’Alagno e della duchessa Giovanna d’Aragona. Costanza d’Avalos era nota per la sua eccezionale bellezza e virtù e non per niente il duca Alfonso II Piccolomini la scelse quale sua sposa e dimostrò ben presto di saper governare e tenere le redini di uno stato proprio come un uomo, tanto che l’imperatore Carlo V le conferì il titolo di ‘principessa’ proprio per queste sue doti più 'mascoline'. Le qualità di Costanza, però, non si limitarono al buon governo, ma riuscì da sola a trasformare Amalfi in uno dei centri culturali più importanti d’Italia nel XVI secolo.


La seconda bellezza, Lucrezia d’Alagno, ebbe la fortuna di far invaghire con il suo incredibile fascino addirittura il re Alfonso V d’Aragona che guidato dall’amore provato per lei, le concesse il titolo di contessa. Peccato che questo rese Lucrezia altamente ambiziosa e, essendo di per sé già intrigante e maliziosa, tentò di convincere il re a divorziare dalla regina Maria di Castiglia. Meno male che in questo caso, il re non si fece incantare dalle moine della contessa che si dovette accontentare di ricoprire il ruolo di favorita in una relazione che durò fino alla morte del re, che significò per la contessa un allontanamento da palazzo. Nonostante il suo carattere intrigante però, Lucrezia amò veramente Alfonso e la separazione forzata indusse la donna a non concedersi mai più ad altri uomini.Infine, la terza bella, Giovanna d’Aragona, era ammirata da tutti per il suo aspetto piacente e sposò il duca Alfonso I Piccolomini, di cui rimase vedova dopo la nascita del primogenito. Il suo travagliato amore per il bell’Antonio Bologna è diventato protagonista di una delle più famose tragedie teatrali “La duchessa di Amalfi” di John Webster.  
 

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