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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Cetara

La colatura di alici e la notte delle Lampare: i tesori della splendida Cetara

Nello splendido borgo costiero di Cetara, esiste una antica tradizione: quella della tecnica della pesca delle alici con le lampare, alias un tipo di lampada, montata su di una barca, usata di notte per illuminare una vasta zona d'acqua

Nello splendido borgo costiero di Cetara, esiste una antica tradizione: quella della tecnica della pesca delle alici con le lampare, alias un tipo di lampada, montata su di una barca, usata di notte per illuminare una vasta zona d'acqua, per attrarre i pesci in superficie e poi intrappolarli nella rete. Espressione dell’identità della perla della Divina, la notte delle lampare incarna il simbolo della cultura gastronomica di un territorio che vive dei prodotti del mare. Le lampare, in passato, erano montate su piccole imbarcazioni, ma anche i pescherecci che oggi si servono di tali attrezzature vengono detti lampare. Cetara, dunque, ogni anno, a luglio celebra la sua storia, invitando il pubblico a partecipare alla pesca che si è fatta rituale: si parte al calar del sole su traghetti che seguono da vicino il peschereccio per assistere alla battuta di pesca direttamente dal mare.

Ed anche quest'anno, la Pro Loco di Cetara, con il patrocinio del Comune di Cetara, dell'Ept, della Provincia, della Camera di Commercio e dell'Autorità Portuale di Salerno, organizza la "Notte delle Lampare", giunta alla sua 41esima edizione. La sera del 18 luglio una cianciola cetarese, con le lampare al seguito, prenderà il largo e si cimenterà nella pesca delle alici, seguita dai traghetti che accompagneranno tutti coloro che vorranno assistere alla battuta di pesca. Nel frattempo, sulla spiaggia di Cetara inizierà la degustazione di alici fritte e di altri prodotti tipici locali. Al rientro dalla pesca, quindi, l'illuminazione della baia di Cetara con le lampare e squisite degustazioni sulla spiaggia.

Altro tesoro made in Cetara, intanto, è la colatura di alici, pescate nel periodo che va dal 25 marzo, festa dell'Annunciazione, fino al 22 luglio, giorno di Santa Maria Maddalena. Il piatto risale ai Romani che producevano una salsa molto simile alla colatura, denominata garum. La ricetta venne poi recuperata nel Medioevo da alcuni gruppi monastici della Costiera, i quali ad agosto erano soliti conservare sotto sale le alici in botti di legno, con le doghe scollate e poste in mezzo a due travi, dette mbuosti: sotto l'azione del sale, le alici perdevano liquidi che fuoriuscivano tra le fessure delle botti. Il procedimento si diffuse, in seguito, tra la popolazione della costiera, che la perfezionò con l'utilizzo di cappucci di lana per filtrare la salamoia. Tale delizia, dunque, insieme alla notte delle Lampare, rappresenta e rende unica la gastronomia dell'incantevole Cetara.


 

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