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Cronaca Castellabate

Castellabate, una strada intitolata al calciatore Andrea Fortunato

Morì a 23 anni, dopo aver a lungo lottato contro la leucemia. In Cilento c'è già il museo del calcio dedicatogli dalla Fondazione Fioravante Polito che promuove il passaporto ematico

La leucemia fulminante strappò il salernitano Andrea Fortunato all'affetto dei familiari e alla gloria di una carriera da predestinato. Aveva 23 anni e la fascia sinistra perse il proprio campione il 25 aprile 1995 a Perugia, dov'era ricoverato per tentare il dribbling più importante della sua vita, più importante degli applausi dei tifosi di Como, Pisa, Genoa, Juventus, oltre che della Nazionale italiana.

Il ricordo e il Cilento

Lo sport italiano, il calcio, gli amici (a Salerno, tempo fa, ci fu anche una cerimonia al Liceo Severi con l'annullo filatelico) e soprattutto Castellabate, perla del Cilento, non si sono mai dimenticati di lui. L'amministrazione provvederà allo scoprimento della targa di “Via Andrea Fortunato – calciatore” lunedì 28 gennaio alle 16:30, dopo aver ricevuto parere favorevole dalla Prefettura e aver accolto l’istanza presentata dalla Fondazione “Fioravante Polito” che porta avanti, nella persona del presidente Davide Polito, iniziative per sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo l’importanza dei controlli medici ed ematici per gli atleti, su tutti il passaporto ematico.

La cerimonia

La strada in questione, attualmente priva di toponimo, si trova nella prima traversa del corso Matarazzo, dove sorge la sede del museo del calcio della fondazione Polito, intitolato proprio ad Andrea Fortunato. Alla cerimonia saranno presenti oltre a rappresentati dell’amministrazione e della fondazione, anche personalità del mondo del calcio, come gli ex calciatori Raffaele Sergio e Salvatore Campilongo, oltre a una delegazione della Salernitana.

Il saluto istituzionale

Il Consigliere delegato alla toponomastica, Maria Cristina Cardullo, dichiara in merito all’intitolazione: "Dedichiamo una strada ai valori sani dello sport attraverso la memoria di un giovane calciatore talentuoso, destinato a una carriera luminosa interrotta bruscamente da una forma rara di leucemia che lo ha portato via all’età di 23 anni".
 

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