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Cronaca Roccadaspide

Cuccioli uccisi a Roccadaspide: taglia di 500 euro per il killer

Gli animalisti della Lega del Cane di Battipaglia mettono in palio un compenso economico di 500 euro per coloro che, contattandoli, forniranno informazioni utili alla cattura dei colpevoli

Non resta indifferente la Lega del Cane Battipaglia, presieduta da Alfredo Riccio, rispetto al lager a cielo aperto scoperto a Roccadaspide. Dalla segnalazione di un cittadino, infatti, sono stati scoperti dei sacchi con all'interno cadaveri di cuccioli uccisi per asfissia. “Vogliamo che i colpevoli siano assicurati alla giustizia. Qualche giorno fa, prima che la notizia fosse ripresa dalla stampa locale, un giovane ci ha contattati per  raccontarci in cosa si era imbattuto nei boschi tra Roccadaspide e Trentinara (SA): una sorta di fossa comune all’interno di una piccola grotta profonda, larga meno di mezzo metro, all’interno della quale sembrerebbe vengono gettati, all’interno di sacchetti di plastica, cuccioli indesiderati che poi muoiono per stenti o per asfissia. - raccontano gli animalisti - E’ inaccettabile che nel 2016 possano accadere episodi del genere. Si potrebbero risolvere numerosi problemi implementando la microchippatura e quindi l’anagrafe canina, mediante campagne di chippatura gratuita e potenziando i controlli anche con l’ausilio di guardie zoofile volontarie. E’ inoltre necessario potenziare e agevolare le Asl al fine di consentire la sterilizzazione gratuita dei randagi. Rivolgiamo un appello ai sindaci di questi territori al fine di trovare una soluzione al problema del randagismo avvalendosi della collaborazione delle associazioni animaliste".

"Nel caso di specie, l’art. 544-bis c.p. recita che chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da tre mesi a diciotto mesi. Nostro obiettivo, quello di giungere all’identificazione di coloro che si sono macchiati di un’atrocità di questo tipo", aggiungono gli attivisti de La Lega Nazionale Per la Difesa del Cane di Battipaglia, che hanno deciso di mettere in palio un compenso economico di 500 euro per coloro che, contattandoli, forniranno informazioni utili alla condanna dei colpevoli. "Le leggi ci sono e dobbiamo far in modo che siano applicate, agevolando il lavoro delle autorità che stanno svolgendo le dovute indagini", hanno concluso gli animalisti.

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