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Cronaca Centro / Piazza San Francesco D'Assisi

"Stai male? Se non ti ricoveri, resti in classe": choc al liceo Tasso

Sconcerto, al liceo classico Tasso di Salerno: secondo quanto riferito dal genitore Anna D'Arco, il preside Carfagna ha impedito a sua figlia, con in corso un'emorragia, di lasciare la scuola

Più che una scuola, il Tasso di Salerno assomiglia ad un carcere. Almeno stando all'agghiacciante racconto di Anna D'Arco che, questa  mattina, ha vissuto un'esperienza ai limiti dell'incredibile. La mamma di una delle alunne del liceo di piazza San Francesco, infatti, alle ore 12:10, si è recata a scuola per prelevare sua figlia che l'ha contattata in quanto si era sentita male.

Giunta al liceo, l'episodio choc: "La vicepreside mi ha negato l'uscita anticipata, in quanto ha detto che il dirigente scolastico non autorizza uscite fuori dagli orari programmati: a seguito delle mie insistenze, quindi, ha chiamato il preside, allora non in sede, che ci ha raggiunte dopo una 20ina di minuti, mentre mia figlia che stava male ha dovuto raggiungerci in presidenza da sola, percorrendo le scale a suo rischio e pericolo, viste le sue condizioni - racconta la D'Arco - Il preside mi ha negato il permesso, dicendo che la ragazzina sarebbe potuta uscire prima, solo se a bordo di un'ambulanza: mi ha anche cacciato dal suo ufficio sbraitando".

A quel punto, la signora D'Arco, sconvolta, ha ricordato invano a Carfagna di avere lei la patria potestà sulla ragazza, ma non c'è stato nulla da fare per convincere il dirigente. Così, la mamma ha allertato il 113: "Giunti sul posto, gli agenti hanno detto al preside che avrebbe potuto beccare una denuncia per abuso e sequestro di persona, ma neppure questo, nè l'autorizzazione da parte del 118 lo ha fatto desistere dalla sua posizione - continua la donna - Alla fine, dopo 2 ore di discussione, mia figlia che ha una cisti emorragica ed ha visto anche violata la sua privacy, è uscita fuori dalla scuola sull'ambulanza, diretta in ospedale, senza che io firmassi nulla, in quanto ormai erano le 13:45, orario previsto per l'uscita regolare. In ospedale - ha concluso la mamma - ci hanno proposto il ricovero, ma abbiamo scelto di condurla a casa: ovviamente, la vicenda non finirà qui". Non esistono parole adatte, per commentare quanto accaduto.

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