rotate-mobile
Cronaca Via San Benedetto

La testa bronzea di Apollo: la storia del ritrovamento che affascinò Ungaretti

Una delle storie più affascinanti della città di Salerno è, senza dubbio, quella riguardante il ritrovamento della testa bronzea di Apollo conservata nel Museo Archeologico Provinciale di Salerno

Una delle storie più affascinanti della città di Salerno è, senza dubbio, quella riguardante il ritrovamento della testa bronzea di Apollo conservata nel Museo Archeologico Provinciale di Salerno. La vicenda, che ha fatto riflettere anche Ungaretti che le ha dedicato il racconto La pesca miracolosa, descrive il rapporto storico della città di Salerno con il mare, tra passato e presente.

La storia

La testa del dio Apollo, grande circa mezzo metro, fu ritrovata da un pescatore che, tirando la sua rete, notò un grande peso e pensò subito ad un buon pescato. Mai, però, avrebbe pensato di tirare a riva un tesoro così prezioso: una testa di una scultura bronzea grande ben 51 centimetri. Solo dopo un meticoloso restauro si poterono, però, individuare i bellissimi tratti della scultura che, ancora oggi, fa preziosa mostra di sè nelle sale del Museo Archeologico Provinciale di Salerno.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La testa bronzea di Apollo: la storia del ritrovamento che affascinò Ungaretti

SalernoToday è in caricamento