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Cronaca Amalfi

"Stop all'invasione dei bus turistici in Costiera": parte la petizione sul web

A promuoverla sono le associazioni Acarbio, Agenda Praiano, Club per l’Unesco di Amalfi, Fiab, Italia Nostra Salerno, Io Salerno, Macchia Mediterranea e Posidonia

Stop all’invasione dei pullman gran turismo lungo la Strada Statale 163 Amalfitana. Una vera e propria petizione online è partita, ieri, sulla piattaforma change.org dal coordinamento delle associazioni della Costiera Amalfitana che hanno deciso di rivolgersi al prefetto, all’Anas, al presidente della Regione Campania, ai sindaci, al presidente della Provincia di Salerno, ai ministri delle Infrastrutture, dell’Ambiente, e della Salute, e anche alla Commissione Unesco per chiedere che si interessino della problematica alla viabilità che, ogni anno, si ripropone soprattutto in vista della stagione estiva.

La petizione

A promuoverla sono le associazioni Acarbio, Agenda Praiano, Club per l’Unesco di Amalfi, Fiab, Italia Nostra Salerno, Io Salerno, Macchia Mediterranea e Posidonia. Che chiedono di “porre fine senza indugio alle criticità evidenziate che integrano peraltro gli estremi per configurare la sussistenza di violazioni delle normative vigenti in materia di Sicurezza e di Protezione Civile”; di imporre unamisura costiera per i mezzi di trasporto disponendo la lunghezza di metri 8 per gli autobus e di metri 8 per gli autocarri (max 100 q.li) nonché di contingentarne gli arrivi attraverso autorizzazioni a numero chiuso entro l’inizio della stagione turistica 2020”; di “non autorizzare all’esercizio di Ttl (Trasporto Pubblico Locale) non convenzionato rilasciato dalla Regione e dalla Provincia, a quelle società che non rispettano i requisiti Anas”; di adottare una “Ztl territoriale lungo la Costiera amalfitana da Vietri sul mare a Positano, dotandosi di video sorveglianza adeguata al controllo di tutto il territorio e di un portale unico con sistema tecnologicamente avanzato per il controllo dei varchi (Positano, Agerola, Valico di Chiunzi e Vietri sul mare) con informazioni in tempo reale su disponibilità parcheggi e condizioni del traffico, individuando anche le aree di interscambio dove consentire il trasbordo dai mezzi di lunghezza eccedentaria a quelli di lunghezza consentita”.

Per i promotori “questo territorio Patrimonio dell’Umanità Unesco necessita di una maggiore tutela, e di un turismo che sia rispettoso dei luoghi e della sua particolare e unica morfologia che non va stravolta, ma protetta e amata”.  

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