Truffe all'Inps, 8 nei guai tra cui un funzionario: pratiche fittizie dai 150 ai 500 euro
Le indagini svolte dai carabinieri di Nocera Inferiore hanno consentito di scoprire una maxi truffa di 40 milioni di euro ai danni dell'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale
Alle prime luci dell’alba i carabinieri del reparto territoriale di Nocera Inferiore hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari, emessa del Gip del tribunale locale, nei confronti di otto persone accusate di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di truffe ai danni dello Stato e al conseguimento di erogazioni pubbliche. Agli arresti domiciliari anche un funzionario pubblico accusato di corruzione, rivelazione di segreti d'ufficio e falsità materiale.
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Contemporaneamente sono state eseguite anche due misure interdittive di sospensione dall'esercizio del pubblico ufficio per la durata di 12 mesi nei confronti di altri due funzionari pubblici, oltre a un decreto di sequestro preventivo di somme di denaro, beni mobili e immobili, conti e depositi bancari per un valore complessivo di circa 37 milioni di euro. I provvedimenti derivano da un'indagine coordinata dal Sostituto Procuratore Roberto Lenz e condotta dai carabinieri della Procura e della Sezione Operativa, in collaborazione con il Nucleo dell'Ispettorato del Lavoro di Salerno. Si tratta di un nuovi filone investigativo della maxi inchiesta denominata "Mastrolindo" che ha condotto a 36 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di imprenditori e professionisti e al sequestro di beni per 100 milioni. A finire nei guai, 44 persone, tra cui professionisti e funzionari dell'Inps, per la costituzione di 18 aziende inesistenti nell'Agro e oltre 6.800 rapporti di lavoro fittizi per ottenere erogazioni previdenziali e assistenziali dall'Inps. Il nuovo filone investigativo, dunque, ha consentito di documentare la complicità dei funzionari pubblici che hanno avuto un ruolo determinante nella commissione delle attività illecite. Per il funzionario Inps colpito dal provvedimento restrittivo, infine, è stato possibile anche risalire al compenso percepito: 500 euro per ogni pratica di maternità e 150 euro per quella di disoccupazione.
