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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Tentata truffa alla banca: arrestato un anziano, scovato il "laboratorio" dei documenti falsi

Dagli accertamenti, è emerso che presso lo sportello bancario si era presentato G.D., classe 1941, pluripregiudicato, “specialista” delle truffe, il quale aveva tra le mani titoli di credito rigorosamente falsi

In azione, nei giorni scorsi, i Finanzieri del Comando Provinciale di Salerno che hanno tratto in arresto un anziano, residente nell’hinterland napoletano, per possesso e fabbricazione di documenti d’identificazione falsi. Le indagini delle Fiamme Gialle sono partite dalla denuncia per truffa avanzata da un istituto bancario cilentano, dove un distinto signore, per un investimento immobiliare in zona, si era presentato per porre all’incasso assegni per oltre 100.000 euro. Effettuata l’operazione, aveva subito smistato i soldi su conti correnti riconducibili a soggetti prestanome, prima di far perdere le proprie tracce.  

Le indagini

Dagli accertamenti dei militari della Tenenza di Vallo della Lucania, dunque, è emerso che presso lo sportello bancario si era presentato G.D., classe 1941, pluripregiudicato, “specialista” delle truffe, il quale aveva tra le mani titoli di credito rigorosamente falsi, così come il documento d’identità utilizzato. L’analisi delle movimentazioni bancarie ha consentito di ricostruire il percorso del denaro frodato all’istituto di credito, nonché di risalire alla reale identità del truffatore. Così, durante la perquisizione domiciliare, disposta dall’A.G. procedente, è stato trovato un vero e proprio laboratorio per la realizzazione di carte d’identità false. Inoltre, nonostante l'anziano risultasse già destinatario di un provvedimento di divieto di «possedere o utilizzare riproduzione di armi di qualsiasi tipo, compresi giocattoli riproducenti armi, altre armi o strumenti, in libera vendita», emesso dal Questore di Napoli, aveva presso la propria abitazione due pistole giocattolo, con proiettili a salve e prive del tappo rosso, oltre ad un lampeggiante blu, simile a quelli in uso alle Forze di Polizia. Tutto materiale “di scena”, utile alla perpetrazione di ulteriori reati, o a evitare eventuali controlli di polizia su strada.  

Il provvedimento

Per l'uomo, dunque, è scattato l’arresto d’iniziativa in flagranza di reato, con l’accusa di detenzione e formazione di documenti di identificazione falsi, oltre che per possesso indebito di segni distintivi in uso ai Corpi di Polizia e di inottemperanza ai divieti disposti dal Questore. Sottoposto a processo con giudizio direttissimo, è stato condannato a 2 anni e 20 giorni di reclusione, con obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. 
 
 

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