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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Sarno

Minacce e truffe agli anziani: quattro arresti tra Roma e Sarno

Le indagini dei militari costituiscono il frutto degli approfondimenti eseguiti all'indomani di una denuncia sporta da un 84enne, inizialmente vittima della “truffa dello specchietto” e successivamente soggetto ad estorsione

Arresti domiciliari per quattro persone, tra Roma e Sarno, sono stati disposti dal gip di Roma ed eseguiti dai carabinieri della Compagnia Roma San Pietro nei confronti di quattrpo persone di nazionalità italiana accusate a vario titolo e in concorso tra loro di truffa ed estorsione

Il modus operandi 

Le indagini dei militari, coordinate dal procuratore aggiunto Lucia Lotti, costituiscono il frutto degli approfondimenti eseguiti all'indomani di una denuncia sporta da un 84enne, inizialmente vittima della “truffa dello specchietto” e successivamente soggetto ad estorsione. In particolare, grazie agli elementi informativi forniti dalle vittime e alle comparazioni fotografiche eseguite, è stato possibile identificare un gruppo di malviventi stanziati su Roma ed operanti in varie aree della Capitale, il cui fine specifico era quello di agganciare e colpire i soggetti prescelti, principalmente anziani, i quali venivano coinvolti in finti incidenti stradali e successivamente indotti, con artifici, raggiri e talvolta con minacce, a corrispondere somme di denaro per dirimere bonariamente la controversia. Il modus operandi degli indagati si concretizzava nel far notare il danno arrecato alla propria auto da quella della vittima, nella maggior parte dei casi lo specchietto, trattandosi della parte piu' sporgente. Nello specifico, da un'auto ferma o che marciava piu' lentamente, veniva lanciato qualcosa che arrivava sulla fiancata dell'auto del malcapitato di turno, provocando un rumore piu' o meno percettibile. Successivamente, l'auto dei truffatori si accostava e chiedeva alla vittima di constatare il danno arrecato. Il passo successivo consisteva nel richiedere al malcapitato un risarcimento in denaro per evitare trafile burocratiche e la compilazione del modulo per la "Constatazione Amichevole d'Incidente".

Le minacce

I truffatori - in alcune circostanze in modo minaccioso prospettando ritorsioni, vantando la conoscenza o il rapporto di parentela con membri di noti clan malavitosi - chiedevano una somma per il ristoro dei danni prospettati, anche di tipo fisico come la falsa rappresentazione di uno stato di gravidanza della donna coinvolta e il conseguente danneggiamento del feto. In alcuni casi, le vittime, a distanza di tempo, in virtu' della condizione di soggezione psicologica in cui erano venute a trovarsi anche a causa dell'avanzata età o del precario stato di salute, continuavano a subire pressioni e minacce volte ad ottenere ulteriori dazioni per la risoluzione della vicenda. In una circostanza, ad un avvocato è stato estorto denaro contante pari a 50mila euro per il risarcimento dei danni immaginari ad un orologio, ad una fede nuziale e ad una mano nel corso di un incidente stradale simulato dagli indagati. Complessivamente, nel corso dell'attività investigativa, avviata nel settembre 2017 e conclusa nel luglio 2018, è stato possibile ricostruire complessivamente 22 episodi, in danno di 10 vittime, ed arrestare in flagranza di reato 7 persone. Il giro d'affari dei soggetti è stimato attorno ai 30mila euro al mese. Gli arrestati sono stati accompagnati presso i rispettivi domicili in regime di detenzione.

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