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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Umberto Saba e Sandor Marai: ecco cosa li legava a Salerno

Due personaggi noti del panorama letterario internazionale ed entrambi con un passato che li ha portati a trovare una nuova patria a Salerno: ecco qual è il minimo comune denominatore tra i due scrittori così diversi tra loro

Forse non tutti sanno che per Salerno non sono passati solo santi e navigatori ma anche poeti e scrittori, sia italiani che stranieri: se è stato facile intuire che il dramma de “La Ricciarda” di Ugo Foscolo era stato ispirato da una sosta che il poeta effettuò a Salerno, nessuno si sarebbe aspettato di sapere che anche Umberto Saba è passato per il capoluogo campano. Più precisamente la sosta di Saba fu decisamente più lunga di quella di Foscolo: il poeta triestino, infatti, nonostante fosse nativo e residente in un territorio che faceva parte dell’Impero austroungarico, aveva la cittadinanza italiana per cui nel 1907 dovette partire anche lui per compiere il servizio militare. Se i ragazzi del sud era facile che fossero mandati nel nord Italia per la leva, accadeva il contrario per i ragazzi del nord, per cui Saba venne destinato alla caserma militare di Salerno: da questa sua esperienza il poeta ha tratto ispirazione per i famosi “Versi militari”.


Diversa la vicenda che ha portato a Salerno Sándor Márai. Lo scrittore e giornalista ungherese, la cui popolarità è dovuta al romanzo “Le braci”, a causa delle aspre critiche rivolte al regime comunista che salì al potere in Ungheria dopo la Seconda Guerra Mondiale, fu costretto ad abbandonare il suo paese natio per non essere vittima delle persecuzioni comuniste del 1948. Dopo essere stato esule in Svizzera, a Napoli e negli Stati Uniti, insieme alla moglie decise di ritornare in Italia stabilendosi proprio a Salerno a partire dal 1968. Qui Márai visse praticamente isolato dal suo mondo fatto di scrittori, poeti e dalle amicizie del mondo culturale, ma fu particolarmente vicino ai ceti popolari. Proprio al suo periodo salernitano risale la raccolta “Terra! Terra!... Ricordi”. Nel 1980, Márai è dovuto tornare negli USA per curarsi un’infezione intestinale. La città di Salerno per ricordarlo, gli ha dedicato un busto di bronzo nel 2006 sul lungomare cittadino.
 

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