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Cronaca Fisciano

"Fumo passivo all'Unisa? Ora basta": la denuncia di Vincenzo Raimondo Greco

La denuncia: "L'Ateneo, dopo aver collocato i cartelli con l'indicazione del divieto di fumare, non si preoccupa di vigilare sul rispetto della legge"

Ha inviato una denuncia ai carabinieri di Fisciano, al presidio universitario della Polizia di Stato e ai vigili Fisciano, per sollecitare le autorità competenti a far rispettare il divieto di fumo all'interno dell'Ateneo di Fisciano. Vincenzo Raimondo Greco, dipendente universitario che, già lo scorso febbraio, segnalò al direttore amministrativo, al rettore, ai rappresentanti dei lavoratori per
la sicurezza e alle organizzazioni sindacali, la trasgressione che si perpetua al Campus, infatti, punta i riflettori sul mancato rispetto della legge 3 del 6 gennaio 2003.

"L’Ateneo, dopo aver collocato i cartelli con l’indicazione divieto di fumare non si preoccupa di vigilare sul rispetto della legge - scrive Greco - E dire che il fumo da tabacco contiene più di 4000 sostanze chimiche, alcune delle quali dotate di marcate proprietà irritanti ed altre, circa 60, che sono sostanze sospettate o riconosciute cancerogene, cioè sostanze che causano il cancro. Secondo la Commissione Tecnico Scientifica istituita dal Ministero della Salute sull’inquinamento dell’aria nei locali chiusi, il fumo passivo è la principale fonte di inquinamento dell’aria negli ambienti".

"La mia battaglia non si esaurisce con una richiesta: ognuno è libero di scegliere il proprio stile di vita, ma senza calpestare i diritti degli altri - conclude il dipendente universitario - Confido nella sensibilità del rettore alla risoluzione di questi problemi: sensibilità e attenzione che non è mai venuta meno. Mi riservo di tutelare i miei diritti, di cittadino e di cardiopatico, e di tutti i non fumatori nelle forme e nelle sedi opportune".


 

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