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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

L'Unisa guarda all'Arabia Saudita: ecco il patto per l'innovazione

Il Rettore Tommasetti: "Ritendo che possa portare a dei risultati significativi in termini di crescita internazionale, di maggiori opportunità di formazione per i nostri studenti e di miglioramento delle loro prospettive occupazionali"

Prosegue la programmazione dell’Università di Salerno sul versante della collaborazione culturale e scientifica, per accrescere la propria dimensione internazionale. Da venerdì 28 a domenica 30 settembre la delegazione di Ateneo, guidata dal Rettore Aurelio Tommasetti, con il responsabile dei rapporti in Arabia Saudita, il professore Luciano Feo, ha raggiunto la città dì Riyad (Arabia Saudita) per un incontro istituzionale presso la Prince Sultan University. La Psu, che ad oggi conta oltre 4000 studenti e 473 docenti (alcuni dei quali laureati nei nostri politecnici) è un polo scientifico e culturale specializzato, tra le altre cose, in Communications & Networks Engineering, Engineering Management e Architectural Engineering.

L’intesa

L’accordo sottoscritto tra il Campus e la Prince Sultan University prevede scambi accademici di studenti e di docenti, ricerca e didattica. Ma anche l’organizzazione condivisa di conferenze e workshop interdisciplinari e benchmarking data, ovvero strumenti di qualità per la selezione, pianificazione e consegna di progetti e processi aziendali.

Il commento

Soddisfatto il Rettore Aurelio Tommasetti: “Ritengo che la collaborazione già presente in Arabia Saudita, attraverso il nostro Dipartimento di Ingegneria Civile, e che con questo accordo si ritiene estesa a tutte le aree scientifico-disciplinari del nostro Ateneo, possa portare a dei risultati significativi per Unisa, in termini di crescita internazionale, di maggiori opportunità di formazione per i nostri studenti e di miglioramento delle loro prospettive occupazionali. Per questo ringrazio il rettore e tutto lo staff della Psu per l’accoglienza ricevuta durante la piacevole permanenza presso il loro ateneo. L’internazionalizzazione è la vera cartina al tornasole del sistema universitario italiano. Senza la capacità di apertura, di confronto e di fattiva collaborazione con la dimensione internazionale cui apparteniamo, non ci può essere vera crescita per i territori, e dunque, per il futuro dei nostri giovani”.

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