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Cronaca Battipaglia

Usura a Battipaglia: sette indagati, tra cui due affiliati al clan De Feo

L’inchiesta parte nel 2010 dalla denuncia di un imprenditore edile di Battipaglia che raccontò di aver ricevuto da G. N. 10mila euro: dopo 30 giorni la cifra già lievitò di 1000 euro

Chiusa l’indagine su sette usurai a Battipaglia. Il pm Valleverdina Cassaniello ha scoperto un ingegnere insospettabile, due affiliati al clan De Feo e il titolare di un’impresa di pulizie. E poi ancora, due assicuratori e un imprenditore. Lo riporta Il Mattino: Carlo Caggiano, ingegnere di 59 anni, è il nome più noto in città. Il professionista ha approfittato delle difficoltà economiche di un medico di base e di un assicuratore. Le attività usurarie di Caggiano iniziano nel 2005 e si concludono nell’agosto del 2009. L’ingegnere prestò 10mila euro a un medico in difficoltà. Il tasso d’usura praticato da Caggiano si aggirava intorno al 120 per cento annuo. Lo stesso «trattamento» economico venne offerto a un assicuratore. Caggiano gli prestò 15mila euro. La Procura della Repubblica di Salerno contesta all’ingegnere anche l’estorsione aggravata.

L’inchiesta parte nel 2010 dalla denuncia di un imprenditore edile di Battipaglia che raccontò di aver ricevuto da G. N. 10mila euro: dopo 30 giorni la cifra già lievitò di 1000 euro. Indagati, dunque, anche G. N. e R. P., cui è contestata anche la contiguità al clan camorristico De Feo. Poi c'è S. D. E. e D. P. due assicuratori che avrebbero tratto benefici economici dalle difficoltà di alcuni colleghi e ancora A.L. e il salernitano F. A. Entro 20 giorni, gli indagati potranno presentare le loro memorie difensive e a seguire si terrà l’udienza preliminare.

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