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Cronaca

Vertenza Italcementi, summit a Roma: sì alla cassa integrazione per i lavoratori

Il deputato Tino Iannuzzi ha incontrato insieme ad altri parlamentari la sottosegretaria Teresa Bellanova per discutere, tra i vari punti all'ordine del giorno, anche del futuro dei lavoratori

Questa mattina, presso la sede del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, la sottosegretaria Teresa Bellanova, con i  direttori generali delle relazioni industriali e degli ammortizzatori sociali Paolo Onelli ed Ugo Menziani, nonché il dirigente Giampietro Castano in rappresentanza del Ministro per lo sviluppo economico Federica Guidi, ha incontrato una delegazione (nella quale era presente anche il deputato salernitano del Pd Tino Iannuzzi) dei 19 parlamentari che sulla questione Italcementi hanno inviato una specifica ed articolata lettera ai ministri Poletti e Guidi lo scorso 13 novembre.

“Il Governo – fa sapere Iannuzzi - è determinato a sollecitare Italcementi ad un serrato confronto su di un adeguato e congruo piano industriale, con la salvaguardia di tutti i siti produttivi e di tutti i centri di ricerca del complesso aziendale Italcementi. Nell’incontro la sottosegretaria ha sottolineato che non ci sarà alcuna penalizzazione nella fruizione degli ammortizzatori sociali, ma anzi l’arco temporale per il ricorso agli ammortizzatori  si amplia.  A gennaio 2016 verrà a scadenza il terzo anno di proroga complessa del piano di ristrutturazione”. Quindi l’ azienda potrà far ricorso alla cassa integrazione per riorganizzazione di tutti i siti coinvolti per un arco temporale di 21 mesi a decorrere da gennaio 2016; ma anche, preferibilmente per la sottosegretaria, con l’utilizzo dei contratti di solidarietà per un periodo più esteso di 33 mesi. In tutte e due le ipotesi la dotazione di ammortizzatori sociali disponibili consente di accompagnare il processo di riorganizzazione per tutto il 2017 ed oltre.

“Per la Bellanova – sottolinea ancora Iannuzzi - è indispensabile che Italcementi, a fronte di ogni misura di ammortizzatore sociale, presenti un piano industriale chiaro, che faccia riferimento all’intero complesso aziendale in tutti i suoi siti produttivi  e che abbia come obiettivo non la mera misura di tutela del reddito dei lavoratori fino al preannunciato cambio di proprietà, ma il rilancio delle attività e della produzione attraverso adeguati e  coerenti investimenti. Il Governo – conclude – è  impegnato a sostenere le parti sociali nel loro confronto ed a tal fine porrà in campo tutte le misure e le risorse necessarie per salvaguardare gli impianti produttivi e tutelare i livelli occupazionali e le elevate professionalità’ di cui Italcementi dispone”.
 

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