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Economia

Borsa turismo archeologico 2012, presente il comune di Minori

Nota dell'ufficio stampa della BMTA

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di SalernoToday

XV Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico Paestum

 

L’Archeologia chiede aiuto ai privati, un appello da Paestum

Buzzi (MiBAC): Mettiamo a frutto il patrimonio, una rivoluzione necessaria

Minori pronta a cogliere l’occasione. Il sindaco Reale: Matrimoni nella villa romana

 

Parte da Paestum una forte richiesta di aiuto ai privati per la gestione del patrimonio culturale in tempi di crisi gravissima. Gestione privata dei siti archeologici, musei, monumenti, del patrimonio culturale di minore entità, che ha grandi potenzialità di valorizzazione, ma soffre una crisi senza precedenti. Sono le indicazioni del Ministero per i Beni Ambientali e Culturali, intervenuto questa mattina alla XV Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum, attraverso il Direttore Generale per la Valorizzazione del patrimonio culturale Anna Maria Buzzi, che ha espressamente parlato di “mettere a frutto il patrimonio” anche attraverso l’organizzazione di eventi. Pronto a cogliere l’occasione, in attesa di una modifica – in corso – dell’articolo 115 della legge Ronchey che permetterà la gestione privata o del terzo settore, è il sito di Minori, in Costiera Amalfitana. La Soprintendente Archeologica Adele Campanelli non esclude, intanto, la possibilità di una forma di gestione integrata, di cogestione tra Stato e privati. All’idea non è indifferente il Comune che, con il sindaco Andrea Reale, uno degli ideatori del progetto “Ozi marittimi” che mette in rete le ville di Minori, Amalfi, Positano, Vietri e Tramonti, preme per la realizzazione di eventi all’interno della villa. Si parla anche di matrimoni di gran livello.

 

E’ una sorta di rivoluzione, una svolta epocale nella gestione del patrimonio culturale italiano che, dice la Buzzi, è visitato pochissimo. Aprire al pubblico l’intero patrimonio, aprire biglietterie, creare eventi. A questo proposito il Ministero sta per varare un grande sondaggio, che riguarderà Soprintendenze e Direzioni regionali su tutti i 420 siti gestiti dallo Stato: sarà un questionario che dovrà intercettare la domanda per poter preparare l’offerta. Il MiBAC vuole sapere in sintesi come i turisti vogliono i musei, soprattutto quelli tra i 20 e i 40 anni, risultati i frequentatori meno assidui dei beni culturali.

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