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Economia

Camera di Commercio, triplicati i gettoni di presenza: è polemica

La bozza di delibera di giunta, che ieri il consiglio doveva approvare, prevede un aumento del gettone di presenza per tutti i membri dagli attuali trenta euro a 103

Scoppia la polemica all'interno della Camera di Commercio di Salerno. L’aumento dei gettoni di presenza dei membri della giunta, tra gli argomenti all’ordine del giorno del consiglio camerale di ieri, ha sollevato osservazioni e critiche tra i componenti dell’organismo. Lo rivela il quotidiano Il Mattino oggi in edicola.

Acceso il dibattito tra il presidente dell’ente, Guido Arzano e il numero uno degli industriali salernitani, Mauro Maccauro. Non tanto per motivi economici (la manovra peserà annualmente sul bilancio camerale per poco più di 4.500 euro). Ma per questioni «etiche – come sottolineato da Maccauro – visto il delicatissimo momento che sta vivendo l’economia italiana e la nostra». Tecnicamente la bozza di delibera di giunta, che ieri il consiglio doveva approvare, prevede un aumento del gettone di presenza per tutti i membri (Arzano, il vicepresidente Antonio Ilardi, Giuseppe Gallo, Enrico Bottiglieri e Pietro Caggiano) dagli attuali trenta euro a 103. Come indicato in un documento ministeriale, al quale le Camere di Commercio italiane devono decidere se aderire o meno.

"Mi auguro – esordisce Maccauro nel suo intervento – che il presidente di questo ente dica di voler dare l’immagine di una Camera modello e rifiutare l’aumento, che, in pratica, triplica l’ammontare del gettone, sia perché il periodo economico non è felice, sia perché i membri di giunta percepiscono già un’indennità annuale di 11 mila euro. Sarebbe un segnale importante". Per Arzano "si tratta del riconoscimento del ruolo e della responsabilità dei membri di giunta. Non penso di fare sfaceli nei conti economici dell’ente, nè di approfittarne".

"È una delibera che va nella direzione opposta rispetto ai sacrifici che tutti stanno facendo – sottolinea Maccauro – quando, invece, mi aspetterei che siano gli stessi componenti di giunta, che percepiscono l’indennità per riunirsi dodici volte l’anno, a rinunciare al gettone di presenza". "Lo squallore aleggia, soprattutto quando si cerca di fare il primo della classe, mentre fino a poco tempo fa non lo si era" replica ancora Arzano. Alla fine la disposizione passa. Anche con effetto retroattivo, a partire dal primo gennaio di quest’anno. E, quindi, con annessi rimborsi per le riunioni di giunta già svolte.

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