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Economia

Emergenza cinipide del castagno, Giffoni Valle Piana chiede lo stato di calamità naturale

Nota stampa del sindaco di Giffoni Valle Piana Paolo Russomano

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di SalernoToday

Il perdurare dello stato di emergenza fitosanitaria ed economica per le piccole imprese agricole derivante dalla diffusione del cinipide galligeno del Castagno, ha indotto la Giunta municipale, presieduta dal Sindaco Paolo Russomando, ha chiedere, con uno specifico atto deliberativo, al Ministero delle Politiche Agricole il riconoscimento di “Stato di calamità naturale” per la filiera agricola locale, provinciale e regionale.

L’Amministrazione Comunale di Giffoni Valle Piana, nell’accogliere il documento dell’Associazione Castanicoltori Campani, ha chiesto al Ministero di contribuire con il proprio sostegno le imprese del settore che si trovano in forte difficoltà, avendo avuto gravi perdite nel raccolto di quest’anno, prevedendo forme di indennità al mancato reddito, come aiuti con sgravi fiscali e contributivi.

E’ il secondo anno che l’infestazione del cinipide galligeno del Castagno colpisce le colture dei Picentini e dell’intero territorio con danni alla raccolta che, in alcuni casi, superano l’80%. Il calo produttivo sta mettendo in ginocchio l’intera filiera. La situazione del raccolto è peggiorata con il perdurare della siccità e le avversità fitopatologi che indotte dall’infestazione del Cinipide.

“Siamo vicini ai castanicoltori da quando è scoppiata l’emergenza che ha messo ormai in ginocchio l’intero comparto – ha dichiarato il Sindaco Paolo Russomando – La richiesta di calamità naturale al Ministero delle Politiche agricole è un altro atto a sostegno dei produttori di castagne che vivono un periodo di forte difficoltà economica. Un ringraziamento è rivolto al lavoro del Consigliere Comunale Romina Malfeo che ha seguito con successo i primi processi amministrativi che hanno portato ai lanci del Torymus Sinensis, l’antagonista naturale del cinipide, fino alla richiesta di calamità naturale”.

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