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Aeroporto Salerno- Costa d'Amalfi, la società diffida il Ministero

“Proseguiremo, senza timori reverenziali - conclude Ilardi - la nostra battaglia a favore del Territorio salernitano e lucano, rivolgendo un accorato appello alle Regioni Campania e Basilicata, alla Provincia di Salerno, alla Camera di Commercio"

La società “Aeroporto di Salerno - Costa d’Amalfi spa” diffida il Ministero dell’Economia e delle Finanze per far rendere ad horas il proprio parere favorevole alla concessione della gestione totale dello scalo Salerno - Pontecagnano per la durata di 20 anni, mediante la sottoscrizione del Decreto Interministeriale di Gestione Totale. La diffida "è stata necessaria a seguito del perdurante rallentamento procedurale verificato presso il suddetto Ministero mentre, al contrario, Enac ha già reso il proprio parere favorevole in data 9 novembre 2014 e il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti ha reso il proprio parere, pur esso favorevole, in data 24 Dicembre 2014", come si legge su una nota dell'ente.

“E’ del tutto incomprensibile ed immotivato - spiega il Presidente della società, Antonio Ilardi - il costante differimento della positiva conclusionedell’iter amministrativo relativo all’Aeroporto salernitano, il cui mancato perfezionamento dipende unicamente da una non corretta gestione del potere pubblico procedurale, in contrasto con il buon andamento e l’imparzialità dell’amministrazione”. “Tale rallentamento - prosegue Ilardi - è stato provocato negli ultimi due anni dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, ed è del tutto incompatibile con gli stringenti tempi contemplati dal D.L. 133/2014 cd Sblocca Italia. Il MEF rischia, quindi, di generare un danno enorme alla società rinvenibile nella perdita degli oltre 50 milioni di euro già investiti; nella revoca dei 40 milioni di euro previsti a suo favore dall’art. 3 comma 2 lettera c del D.L. 133/2014, convertito in Legge 164/2014. Nei mancati ricavi derivanti dalla immotivata perdurante condizione di gestione parziale precaria; nei maggiori costi per il diretto espletamento del servizio antincendio, pur essi cagionati dalla già citata condizione di gestione parziale precaria; per un totale di oltre 100 milioni di euro.” “Proseguiremo, senza timori reverenziali - conclude Ilardi - la nostra battaglia a favore del Territorio salernitano e lucano, rivolgendo un accorato appello alle Regioni Campania e Basilicata, alla Provincia di Salerno, alla Camera di Commercio, ai Parlamentari, ai Sindaci, alle organizzazioni imprenditoriali e sindacali affinché difendano, insieme a noi e in spirito di totale unità, questa irripetibile occasione di sviluppo”.

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