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Lavoro: cresce la domanda di cuochi, camerieri e baristi

Secondo i dati elaborati dal centro studi dell'Ance di Salerno, nel primo trimestre del 2015, circa il 74% delle assunzioni nella nostra provincia saranno effettuate nel settore dei servizi. Il settore più attivo è quello del turismo e della ristorazione

"Il 66% delle assunzioni programmate in Campania nel primo trimestre del 2015 saranno effettuate da imprese che operano nel settore dei servizi, mentre diminuirà l'incidenza dell'industria che peserà sull'offerta di lavoro per il 34%" è quanto risulta dai dati del Centro Studi Ance Salerno contenuti nella newsletter Excelsior Informa. Il settore turismo farà la parte del leone con 2010 assunzioni  pari al 20% del totale, seguito dal commercio con il 16% e dai servizi alle persone con il 9%. Tra le 5 professioni più richieste troviamo cuochi, camerieri, baristi e professioni simili.

Anche per quanto riguarda la provincia di Salerno nei primi tre mesi del 2015 la maggior parte delle assunzioni saranno effettuate da imprese nel settore dei servizi (circa il 74% delle 2000 previste). Anche in questo caso la gran parte delle assunzioni, circa 520, verranno effettuate nel settore del turismo e della ristorazione, seguita da quelle effettuate dal settore del commercio con 440 assunzioni. Anche nella nostra provincia in calo il peso dell'industria che non supererà il 26% delle assunzioni.

"Il quadro complessivo del mercato del lavoro in provincia si Salerno – ha commentato Antonio Lombardi, presidente dell'Ance Salerno – conferma un saldo negativo di 200 unità dal punto di vista dei contratti previsti nel settore dei servizi e dell’industria nei primi tre mesi dell’anno. In ogni caso va segnalato un netto miglioramento rispetto alla dinamica dei dodici mesi precedenti. Si conferma la contrazione del peso occupazionale dell’industria, compreso il comparto delle costruzioni, rispetto ai servizi. In particolare turismo e ristorazione - ha continuato Lombardi – continuano a rappresentare, insieme con il commercio, il principale motore occupazionale del nostro territorio. E’ evidente che occorre attivare un piano di investimenti in grado, invece, di stimolare la ripartenza di settori cruciali per la distribuzione di reddito come il manifatturiero e le costruzioni. Non è proponibile in una provincia così estesa e popolata come quella di Salerno un modello di sviluppo che non tenga conto di settori produttivi come il primario e l’industria in senso stretto. Dai dati Unioncamere Excelsior arriva - conclude Lombardi – l’ennesima conferma di un quadro complessivo della nostra economia ben lontano dalla ripartenza dopo anni di crisi strutturale".

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