"Stop Ceta": accordo Ue-Canada, a rischio anche il limone della Costa d'Amalfi
Il presidente Angelo Amato e i soci del Consorzio di Tutela Limone Costa d’Amalfi IGP condividono in pieno la battaglia che sta portando avanti Coldiretti per la difesa dell’agroalimentare campano messo a rischio dal trattato
Anche il limone della Costa d'Amalfi rischia di essere penalizzato come tante altre filiere produttive che rappresentano il sostegno all’economia delle aree rurali. Così, il presidente Angelo Amato e i soci del Consorzio di Tutela Limone Costa d’Amalfi IGP condividono in pieno la battaglia che sta portando avanti Coldiretti per la difesa dell’agroalimentare campano messo a rischio dal trattato di libero scambio con il Canada (CETA).
Davanti alla Camera, il 5 luglio, migliaia di agricoltori italiani e Istituzioni locali protestano contro l'approvazione del Ceta. Il trattato internazionale compromette il made in Italy e il comparto agricolo già sofferente: secondo le associazioni, con il CETA, l’accordo di libero scambio tra Unione Europea e Canada, si rischia di spalancare le porte del mercato europeo e italiano agli Ogm, alle carni con gli ormoni e alle colture di grano al glifosato.